Le donne si ammalano di cancro a causa delle protesi mammarie? L’UE avvia un’indagine. Un gruppo di lavoro studierà quanto sia forte la relazione tra cancro e protesi mammarie. Ad oggi sono noti 660 casi di cancro in tutto il mondo che sono direttamente correlati alla chirurgia del seno. Per alcuni ricercatori sussistono molti elementi che fanno pensare come le portatrici di protesi mammarie siano confrontate con un rischio accresciuto.
L’UE, ha istituito un gruppo di lavoro internazionale per studiare la relazione tra protesi mammarie e cancro e l’Italia partecipa alle riunioni in qualità di osservatore. Dopotutto i casi stanno aumentando in tutto il mondo dove si sospetta una connessione tra la chirurgia del seno e il tumore. Per la prima volta, la FDA (United States Drug Administration) ha lanciato l’allarme nel 2011 per identificare un campione. Da allora, le autorità di tutto il mondo stanno cercando febbrilmente casi simili. Ad oggi, le autorità sanitarie hanno identificato a livello mondiale 660 casi di tumore attribuibile alle protesi.
Nove donne sono morte per tumori ai linfonodi, ai polmoni o al fegato. Ogni anno circa 1,5 milioni e mezzo di donne si fanno operare il seno. Per decenni le protesi mammarie sono state considerate innocue: ora le cose potrebbero cambiare. Sussistono molti elementi che fanno pensare come le portatrici di protesi mammarie siano confrontate con un rischio accresciuto di cancro: ma non conosciamo ancora la connessione esatta, affermano alcuni ricercatori. Ora le autorità stanno discutendo su una eventuale limitazione dell’uso delle protesi.
A tutte le donne che hanno protesi mammarie, dunque, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di effettuare regolarmente un controllo annuale con ecografia mammaria o almeno questa dovrebbe essere la normale procedura raccomandata da tutti i medici.