“Chiediamo alla Regione Lazio di firmare l’accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente, di aggiornare i Piani di Bonifica inserendo regole certe per le aziende che inquinano, di istituire una task force con le istituzioni coinvolte e la polizia provinciale di Frosinone per individuare i responsabili degli sversamenti illeciti; infine di finanziare tutte le azioni necessarie ad una fattiva risoluzione dell’emergenza ambientale della Valle del Sacco, attraverso l’utilizzo delle risorse già stanziate ed individuando apposite procedure costantemente verificabili”.
Così in una nota i consiglieri regionali M5s del Lazio che in occasione del Consiglio straordinario hanno presentato un ordine del giorno in merito all’emergenza ambientale della Valle del Sacco, bocciato dall’aula.
“Il prossimo 7 marzo, con la firma dell’accordo con il Ministero, la Regione si potrà finalmente ergere a protagonista, diventando responsabile unico dell’attuazione. – commenta Valerio Novelli, presidente della VIII Commissione Agricoltura e Ambiente – Dunque i 17 progetti presentati passeranno dalla Pisana e qui noi dovremo essere bravi a dare risposte al territorio”.
“Anche la Asl di Frosinone ha le sue responsabilità – commenta il consigliere 5 stelle, Loreto Marcelli – per l’inefficienza degli atti di sua competenza, per il disinteresse dimostrato nell’attivare il registro tumori e per l’imbarazzante decisione presa sul presidio ospedaliero di Anagni, drammaticamente depotenziato.
Inoltre non è stato mai avviato alcuno studio epidemiologico per verificare gli effetti dell’inquinamento sulla salute delle comunità locali, nonostante la Regione Lazio abbia finanziato l’iniziativa nei bilanci regionali 2017 e 2018”.
Sempre il Movimento 5 Stelle a giugno scorso aveva presentato una mozione per l’assistenza sanitaria dei residenti nella Valle del Sacco, misura approvata dal Consiglio regionale ma mai attuata.