“Dopo la forte protesta dei cittadini e del PC dei Castelli Romani è stato ripristinato il servizio dei bus navetta tra Albano, Ariccia e Genzano, cancellato senza preavviso da Cotral il 1° gennaio 2019. Questo servizio è molto importante per i cittadini dei Castelli Romani e in particolare di Ariccia considerando che da quattro anni, a causa dei gravissimi problemi di sicurezza strutturale, sul ponte di Ariccia non possono transitare i mezzi con peso superiore alle 3,5 tonnellate, tra cui i grandi bus Cotral, dirottati a Vallericcia”.
A parlare è il Partito Comunista dei Castelli Romani, sceso in campo a difesa dei lavoratori protestando contro il sostanzioso aumento del servizio di navetta per studenti e lavoratori, i quali – dopo la sospensione del servizio Cotral – si sono ritrovati loro malgrado a finanziare un servizio di trasporto alternativo gestito in autonomia dai Comuni.
“Su scelta della Regione Lazio e di Cotral, i Comuni di Albano, Ariccia e Genzano hanno dovuto organizzare in autonomia il servizio navette. Dai comunicati stampa di propaganda di lor signori sembrava tutto risolto: <Dopo un accurato approfondimento tutte le Amministrazioni Comunali hanno dato il loro pieno assenso alla proposta ringraziando l’Assessore e il Dirigente Regionale per sensibilità e la rapidità nell’accogliere e garantire il finanziamento per il ripristino della navetta Albano-Ariccia-Genzano>.
Purtroppo i tre Sindaci e l’Assessore regionale ai Trasporti hanno partorito una soluzione che penalizza fortemente migliaia di pendolari dei Castelli Romani. Lor signori, che non prendono mai i mezzi pubblici, non potevano assolutamente immaginare che le navette organizzate dai Comuni non rientrano nelle politiche di trasporto pubblico locale integrato.
Infatti, con grande sorpresa i pendolari dei Castelli Romani (lavoratori, studenti e pensionati) hanno scoperto che il servizio navette messo a punto dai tre Sindaci e dall’Assessore regionale ai Trasporti è fuori dall’abbonamento Metrebus, una card mensile o annuale che può essere utilizzata nel territorio della Regione Lazio in modo integrato su bus, tram, filobus e sulle linee della metropolitana di Roma; sui bus Cotral; sulle ferrovie regionali Trenitalia, Roma-Lido, Roma-Giardinetti e Roma-Viterbo.
Per cui un lavoratore di Ariccia che deve andare al lavoro a Pomezia deve pagare un primo abbonamento per la navetta Albano-Ariccia-Genzano (costo mensile di 26 euro) e un secondo abbonamento Metrebus da Albano a Pomezia (costo mensile Metrebus per una zona pari a 24,50 euro). Un lavoratore di Ariccia che deve andare al lavoro a Roma deve fare un primo abbonamento per la navetta dei tre Sindaci (costo mensile di 26 euro) e un secondo abbonamento Metrebus da Albano a Roma (costo mensile Metrebus per tre zone pari a 59,50 euro).
In sintesi, i tre sindaci dei Castelli Romani e l’Assessore ai Trasporti della Regione Lazio hanno istituito una pesantissima e ignobile tassa sui pendolari dei Castelli Romani (26 euro al mese, 312 euro l’anno).
Purtroppo i Sindaci dei Castelli Romani e l’Assessore regionale ai Trasporti non hanno mai letto le statistiche pubblicate dall’ISTAT sul pendolarismo: da Ariccia 357 studenti e 175 lavoratori si spostano quotidianamente con gli autobus sugli altri comuni dei Castelli Romani e su Roma per motivi di studio e di lavoro. Inoltre, 146 studenti e 71 lavoratori si spostano quotidianamente con gli autobus dagli altri comuni dei Castelli Romani verso Ariccia per motivi di lavoro o di studio.
La Regione Lazio e Cotral non possono lasciare gli enti locali da soli di fronte a problematiche così gravi e abbandonare i pendolari dei Castelli Romani fuori dall’abbonamento Metrebus su una tratta così importante come quella che collega Albano, Ariccia e Genzano.
Quasi mille pendolari sono pesantemente danneggiati dalle scelte indecenti dei sindaci dei Castelli Romani e dell’Assessore di Zingaretti ai Trasporti.
Il Partito Comunista dei Castelli Romani contesta le scelte scellerate della Regione Lazio e di Cotral in merito alla gestione del trasporto pubblico locale nei Castelli Romani, che sta provocando problemi gravissimi per i pendolari.
Il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede l’immediato inserimento delle navette Albano-Ariccia-Genzano nell’ambito del sistema del trasporto pubblico integrato Metrebus.
Tassare i lavoratori e gli studenti pendolari dei Castelli Romani è semplicemente ignobile!!!”