La Asl di Frosinone afferma che dopo continui e approfonditi controlli del Servizio Veterinario aziendale, la nostra Provincia è stata riconosciuta dalla Commissione Europea “Territorio Ufficialmente Indenne” dalla Tubercolosi Bovina e Bufalina. Gli allevamenti di Frosinone si aggiungono così a quelli di Rieti e Viterbo nella lista certificata dall’Unione Europea.
Territorio ufficialmente indenne
L’approvazione è arrivata dopo la presentazione alla Commissione di documenti comprovanti l’esistenza, nel nostro territorio, delle condizioni previste dalla direttiva 64/432/CEE: tra queste, che tutti i bovini sono esenti da manifestazioni chimiche di tubercolosi e che nessuno di essi, in occasione del trasporto, è entrato in contatto con bovini provenienti da allevamenti non ufficialmente indenni.
La qualifica è stata attribuita con la Decisione di Esecuzione 2018/1983 di fine 2018, successivamente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. In precedenza la nostra Provincia è stata riconosciuta anche indenne da Brucellosi Bovina e Ovicaprina, oltre che da Leucosi, tutte patologie trasmissibili all’uomo.
Arriva l’ufficialità: la provincia di Frosinone è indenne. Una buona notizia per gli allevatori ciociari
L’Ufficiale Indennità degli allevamenti alla tubercolosi bovina e bufalina rappresentava l’obiettivo da raggiungere per i Servizi Veterinari e in particolare del Direttore Generale, che ha investito risorse per raggiungere tale risultato.
Ora il riconoscimento di Ufficiale Indennità da parte della Commissione Europea valorizza il patrimonio bovino e bufalino, oltre a quello dei prodotti derivati quali la carne, il latte e, soprattutto, la mozzarella di bufala, che sta conquistando ampie fette di mercato extraeuropee in Paesi come Russia, Argentina, Brasile, Cina.