E’ stato sorpreso mentre passeggiava tranquillo lungo via Antonio Lucci e quando i Carabinieri della Stazione Roma Bravetta – che ben lo conoscevano grazie al suo curriculum e che lo sapevano agli arresti domiciliari – gli hanno chiesto cosa ci facesse in giro, lui ha tentato confondere le acque, blaterando di un fantomatico “permesso speciale”.
Il protagonista della vicenda è un ragazzo di 23 anni, appartenente alla nota famiglia dei “Bevilacqua”, già con numerosi precedenti alle spalle e attualmente ristretto agli arresti domiciliari.
I Carabinieri, suo malgrado, non hanno abboccato alla fandonia e, dopo aver accertato l’assoluta inesistenza di permessi per uscire dalla sua abitazione, lo hanno nuovamente arrestato con l’accusa di evasione.
Il Bevilacqua è stato ammanettato e portato in caserma, dove è stato trattenuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del rito direttissimo.