Carabinieri della Stazione di Capena hanno arrestato un 32enne del Marocco e un 42enne della Nigeria, entrambi con precedenti, con le accuse di riciclaggio e ricettazione di autovetture.
Insospettiti da un continuo andirivieni, in orari insoliti, di autovetture da un terreno agricolo di via Le Cese, i Carabinieri, dopo un attento servizio di osservazione, hanno deciso di eseguire un controllo dell’area.
All’interno del terreno, i militari hanno sorpreso i due cittadini stranieri intenti a smontare e tagliare una Ford C-Max, risultata rubata lo scorso 1° marzo a Roma, in località Tor Carbone.
La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire una Mini Cooper rubata da poche ore a Monterotondo, ancora intatta, che poi è stata restituita alla legittima proprietaria, e un’altra Mini completamente smontata, rubata a Roma, in zona Salaria, lo scorso 28 marzo, nonché la carcassa con le relative targhe di una Renault Talisman, rubata a Roma, in zona San Basilio lo scorso 07 marzo.
In un capannone sono stati trovati anche 9 motori completi di autovetture, 5 telecomandi per l’apertura di veicoli, 100 assi di vari veicoli, 50 pneumatici di diverse marche, 50 batterie e 50 centraline, nonché, disseminate sul terreno innumerevoli parti di carrozzerie e parti meccaniche, il tutto presumibilmente di provenienza illecita.
Tutta l’area, i veicoli e i vari pezzi, che sarebbero stati posti in commercio nel mercato nero dei ricambi, sono stati sequestrati dai Carabinieri.
Nello stesso contesto sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Tivoli per aver concorso nei medesimi reati, il proprietario del terreno, un 50enne originario della provincia di Latina, e altri due soggetti, un 41enne originario del casertano, già titolare di un autodemolitore sito in zona Maleranca, già sequestrato, sempre dai Carabinieri, da alcune settimane per violazione alla normativa ambientale, e un 42enne originario della Nigeria, in quanto a seguito di rapide indagini sono considerati entrambi coinvolti nelle attività di ricerca e del furto delle autovetture che poi venivano smontate.
I Carabinieri stanno verificando i numeri identificativi dei motori e dei diversi componenti sequestrati, al fine di individuare i proprietari.
I due arrestati sono stati portati nel carcere di Rebibbia.