CODACONS CONTRO GAY VILLAGE: INVITA I PARTITI E NON CHI HA DIFESO DAVANTI AI GIUDICI I DIRITTI DELLE COPPIE OMOSESSUALI
DALLE ASSOCIAZIONI GAY DELLA CAPITALE COMPORTAMENTO IPOCRITA DA PRIMA REPUBBLICA
Duro attacco del Codacons al Gay Village e alle associazioni per i diritti degli omosessuali.
La manifestazione dell’estate romana che ha aperto ieri i battenti ha invitato infatti sul palco i candidati sindaco Roberto Giachetti e Stefano Fassina, dimenticando di estendere l’invito a chi concretamente si è battuto in difesa dei gay, ossia il Codacons, che con Carlo Rienzi è in corsa alle elezioni per il Campidoglio.
Proprio il Codacons infatti, e non certo Fassina e Giachetti, ha avviato una dura battaglia in tribunale a difesa dei matrimoni omosessuali, impugnando al Tar Lazio la circolare del Ministro Alfano che vietata le trascrizioni delle nozze contratte all’estero. E proprio il Codacons, e non certo Fassina e Giachetti, ha vinto questa battaglia ottenendo l’annullamento della circolare ministeriale.
Le associazioni gay della capitale però, dimostrando immensa ipocrisia e un comportamento “da prima Repubblica”, hanno invitato stasera sul palco unicamente Giachetti e Fassina, ossia Pd e Sel, rispondendo a squallide logiche politiche che offendono chi davvero si batte con i fatti concreti a tutela dei diritti degli omosessuali. Il Codacons – indipendentemente dalle scorrettezze di Imma Battaglia e Vladimir Luxuria, entrambe legate a SEL – proseguirà in ogni caso e in ogni sede la battaglia per i diritti degli omosessuali, e ha inserito tra i candidati della Lista Codacons anche soggetti dichiaratamente gay.