L’esito del play out brucia ancora. Roberto Delgado, che a San Severo ha segnato le due reti che hanno consentito al Serpentara di agguantare un (inutile) 2-2, non lo nasconde.
«Mi rode ancora, questa società non meritava di retrocedere. Qui tutti tengono in maniera incredibile a questo club e non ci hanno fatto mancare nulla: ci ritroviamo in Eccellenza senza nemmeno aver perso il play out, faccio fatica a digerirlo».
E che lo spagnolo ex Lazio, arrivato a dicembre dal Trastevere, sia entrato in totale sintonia con l’ambiente lo evidenzia chiaramente la sua analisi per il futuro.
«La mia priorità è assolutamente per il Serpentara, a meno che la società non mi dica che non faccio parte del nuovo progetto: questo sarebbe l’unico club che mi potrebbe far decidere di scendere in Eccellenza perché qui sono stato benissimo.
Ho letto di un mio accostamento al Team Nuova Florida: con tutto il rispetto per la società in questione, non farei mai la Promozione e comunque non ho mai sentito nessuno di loro, non capisco come possano uscire voci di questo genere.
Approfitto anche per smentire le chiacchiere di alcuni che, sui social, si sono definiti miei procuratori e sono stati magari anche “rilanciati” da qualche organo di stampa: si tratta di gente che ha solo tentato di sfruttare il mio nome a mia totale insaputa.
Aspetterò un paio di settimane per capire il destino del Serpentara e se dovessero arrivare offerte importanti da serie D e Lega Pro (qualche sondaggio già c’è stato, ndr) avviserei la società per decidere insieme il da farsi».
Delgado, comunque, è convinto che ci possano essere concrete speranze di un ripescaggio in serie D. «La società vuole fare la domanda per rifare la quarta serie e i dirigenti mi dicono che ci sono buone possibilità che vada in porto: lo auguro di cuore al Serpentara perché qui c’è un ambiente sano di persone che fanno calcio con sacrifici enormi per il piacere e la voglia di portare in alto il nome dei paesi di Bellegra e Olevano e non per fare business come accade da molte altre parti».