Cronaca

San Vittore, arrestato rapinatore seriale: era diventato l’incubo del basso Lazio

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Nella giornata di ieri, a San Vittore del Lazio, i militari della Stazione Carabinieri di Cervaro mediante notifica dell’Ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzione Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, hanno tratto in arresto D. S., 33enne del luogo, già censito per i reati di rapina, estorsione, porto illegale di armi e sequestro di persona, dovendo espiare 2 anni, 4 mesi e 26 giorni di reclusione per i citati reati, commessi a San Vittore del Lazio il 6 ottobre 2017 e 29 novembre 2017, Cervaro il 29 settembre 2017, Spigno Saturnia (LT) il 30 settembre 2017 e Pontecorvo il 14 febbraio 2018.

L’uomo, unitamente ad altri due complici, è stato identificato nell’ambito dell’indagine condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cassino, denominata convenzionalmente “R6”. I tre vennero sottoposti a fermo di indiziato di delitto nella mattinata del 19 aprile 2018, emesso dal magistrato inquirente della Procura della Repubblica di Cassino, per interrompere le incessanti scorribande che stavano commettendo in tutto il basso Lazio. I rapinatori colpivano attività commerciali, in serata, in orario di chiusura e prevalentemente distributori di carburanti. Altra particolarità che legava tra loro la commissione dei delitti, o meglio il filo conduttore era l’inflessione dialettale con cui si esprimevano, ossia con «accento locale ovvero alto casertano-basso Lazio», nonché il modus operandi, «il soggetto che eseguiva materialmente la rapina mostrava alla vittima – senza tirarla fuori dalla cintola dei pantaloni – una pistola semiautomatica, di colore scuro, simile a quella in uso alle Forze dell’Ordine».

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato pertanto tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Cassino, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.