Le unità operative della Polizia Stradale di tutti i reparti della nostra provincia nei primi giorni del mese di Maggio sono state impegnate per interventi di P.G. e rilievi di incidenti stradali su tutto il territorio di competenza oltre che per normali servizi di controllo del territorio interessato in alcune zone anche da fenomeni atmosferici importanti per la circolazione.
Decine di pattuglie sono state impegnate nelle previste soste operative al fine, tra l’altro di sensibilizzare i conducenti al corretto uso delle prescritte cinture di sicurezza e dei telefoni cellulari, contestando circa un centinaio di infrazioni al CDS e ritirando alcune patenti di guida. Tra gli altri, è stato contestato un articolo 179/2 e 9 del C.D.S. al conducente di un autoarticolato per aver inserito nell’apparecchio una carta del conducente di altra persona.
Sabato 4 maggio, la pattuglia del Distaccamento di Sora è intervenuta sull’incidente con esito mortale che si è verificato per motivi ancora al vaglio degli operatori, sulla SSV Sora-Cassino, in prossimità dell’area di servizio ed ha coinvolto l’utente, successivamente deceduto, che si approssimava ad entrare nella stessa ed un conducente in fase di sorpasso.
Anche gli operatori della Sottosezione di Frosinone sono intervenuti su grave incidente con una persona ancora in prognosi riservata, che ha visto coinvolti due veicoli con un conducente che si era messo alla guida dopo aver fatto uso di bevande alcooliche
Gli operatori della Sottosezione di Cassino il giorno 5, alle ore 8.55 circa durante un servizio di prevenzione e contrasto di attività criminali, percorrendo l’A/1 in direzione sud, all’altezza della chilometrica 699,100 del comune di Marzano Appio, intercettavano una autovettura A3 con quattro individui di sesso maschile a bordo, all’intimazione dell’alt gli stessi fermatisi all’interno di una area di sosta immediatamente si davano alla fuga inseguiti nelle campagne per qualche chilometro dagli agenti. Da accertamenti il veicolo risultava intestato a persona residente a Villa Literno (CE) e non da ricercare.
Lo stesso veniva recuperato e portato presso gli uffici della Sottosezione per accertamenti mentre altri operatori giunti sul posto per ausilio continuavano la ricerca dei fuggitivi che venivano avvistati a qualche chilometro di distanza nascosti in prossimità di un imbocco del tunnel della TAV. Gli stessi avvicinati ed accerchiati di nuovo riuscivano a divincolarsi strattonando gli operatori che comunque riuscivano ad agguantare una borsa a tracollo di uno dei malviventi che era costretto a lasciar cadere per guadagnare la fuga. I quattro di corporatura media e di apparente giovane età compresa tra i 24 e 35 anni approfittando della boscaglia e dei rovi presenti si disperdevano. Veniva recuperata dal borsello asportato, una pistola Beretta mod. 84 f Short Cal. 9 con due caricatori con sette e quattro proiettili, risultata , da successivi accertamenti , asportata durante un furto in abitazione in Mercato San Severino (SA) il 22.10.2018. Inoltre si rinvenivano alla rinfusa nello stesso anche alcuni monili in oro.
Tramite centrale operativa si apprendeva che a Fiano Romano nella serata precedente era stata perpetrata una rapina in abitazione ad opera di tre persone di giovane età armate di pistola Beretta, cacciavite ed ascia con asportazione di monili d’oro e preziosi.
Contattati per vie brevi i rapinati, riconoscevano la merce recuperata e se ne accertava la veridicità attraverso il rinvenimento di un orologio di valore con il nome del proprietario impresso nella parte posteriore.
Intervenivano sul posto gli specialisti della Polizia Scientifica per i necessari accertamenti: il veicolo, la pistola e la merce rinvenuta, venivano sottoposti a sequestro penale e momentaneamente custoditi presso gli uffici di competenza.
Settimana molto movimentata per gli operatori della stessa Sottosezione che, la mattina successiva, durante una sosta operativa nei pressi del Casello di Pontecorvo, intimavano l’alt ad un veicolo condotto da una donna residente in provincia.
Dal controllo sommario emergeva che la stessa era in possesso di merce, (contenuta in busta con etichetta dell’esercizio commerciale dove la stessa prestava attività lavorativa) di cui non riusciva a dare contezza perché senza documentazione che ne attestasse l’acquisto.
Da successivi accertamenti espletati presso l’esercizio commerciale emergeva la conferma dell’ammanco dei prodotti recuperati per cui il responsabile si portava negli Uffici della Sottosezione per formalizzare regolare denuncia di furto e recuperare la merce illegalmente asportata.
La donna veniva deferita all’A.G. in stato di libertà.