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Anagni, le associazioni preoccupate per l’eventuale ripresa dell’attività dell’inceneritore di Marangoni

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Il coordinamento per l’ambiente di Anagni spiega la situazione ambientale e parla dell’inceneritore di Marangoni. Di seguito, la loro nota integrale:

Nella serata di lunedì 3 giugno 2019 si è riunito il coordinamento ambiente di Anagni. I rappresentanti delle associazioni firmatarie del presente comunicato hanno manifestato viva preoccupazione per le notizie stampa diffusesi nelle ultime ore riguardanti l’annuncio di una ripresa dell’attività dell’inceneritore di pneumatici della  Società  Marangoni  in località Quattro strade di Anagni. L’unica certezza per il momento  è il previsto sopralluogo delle autorità competenti, come atto dovuto successivo alla conclusione (luglio 2017) del processo amministrativo di rinnovo dell’autorizzazione, di cui attendiamo di conoscere i motivi e gli esiti.

Nel ricordare come già da circa un anno le Associazioni e i Comitati  hanno manifestato la loro contrarietà, con la promozione di un ricorso al Tar del Lazio, contro la decisione della Regione Lazio di rinnovare l’ autorizzazione alla riapertura dell’inceneritore di pneumatici di Anagni,  nella  riunione  hanno ribadito l’impegno ad esercitare ogni azione per sventare la ripresa di questa nociva attività di incenerimento,  attività che ha impattato  l’ambiente ormai da  oltre venti anni. .

Occorre  ribadire con forza che la Valle del Sacco subirebbe un ulteriore e definitivo colpo mortale con  l’impatto causato dall’azione di questo inceneritore, che già in altre occasioni è stato causa di incidenti  rilevanti. L’attività di questo inceneritore verrebbe a prodursi in piena area SIN, uno dei siti di interesse nazionale più inquinati d’Italia; al centro di un’area urbana densamente popolata e frequentata da migliaia di persone dirette nei diversi centri commerciali esistenti in zona; in prossimità di vie di comunicazioni strategiche come l’autostrada del sole, la Stazione FF.SS. e la TAV.

L’impianto di incenerimento è collocato all’ingresso di un comprensorio di notevole importanza, i  cui rappresentanti politici assicurano ad ogni elezione la riconversione del sistema produttivo da industriale a turistico-ambientale, con la realizzazione di coltivazioni e di allevamenti biologici di eccellenza.

Ricordiamo infine che nel territorio di Anagni, con la chiusura dell’Ospedale civile, sono completamente assenti  i servizi di emergenza previsti dalla legge Seveso a garanzia di soccorsi immediati per la popolazione residente nelle vicinanze di tali impianti industriali.

I cittadini già in passato, unitamente all’amministrazione comunale dell’epoca, si opposero vittoriosamente all’ipotesi che nello stesso inceneritore fosse smaltito il car fluff e, memori di questo importante risultato, oggi le associazioni, consapevoli della difficile battaglia che si profila all’orizzonte, ritengono che solo con l’opposizione diretta e decisa dell’Amministrazione comunale di  Anagni, si potrà impedire definitivamente l’attività di incenerimento dei pneumatici nel nostro territorio.

Per questo ancora una volta  diciamo basta al sacrificio della popolazione di una Valle che nonostante sia stata riconosciuta quale Sito di Interesse Nazionale, a fronte del grave persistente stato di inquinamento, continua ad essere aggredita da iniziative ad alto impatto ambientale, quali inceneritori  tossici e centri di trattamento dei rifiuti, quali discariche, compostaggi, recuperi di ceneri pericolose.

Nel ribadire la necessità di garantire un futuro più sano a noi e ai nostri figli, diamo di nuovo testimonianza di solidarietà a quelle donne e a quegli uomini che, in prima persona, sono state colpite dalle malattie la cui probabile causa primaria è lo stato di inquinamento dell’aria, dell’acqua e della terra.

LE ASSOCIAZIONI:  ANAGNI  VIVA, RETUVASA,  COMITATO RESIDENTI  COLLEFERRO, CIRCOLO  LEGAMBIENTE ANAGNI,  RAGGIO VERDE,  ASSOCIAZIONE  DIRITTO ALLA  SALUTE,  COMITATO  SAN  BARTOLOMEO, COMITATO OSTERIA DELLA  FONTANA, COORDINAMENTO INTERPROVINCIALE AMBIENTE E SALUTE VALLE DEL SACCO E BASSA VALLE DEL LIRI (al quale hanno aderito 32 tra associazioni e comitati)

Per informazioni:  mail:info@dirittoallasalute.com.  telefonare al  n.: 3930723990.

Per aggiornamenti:www.anagniviva.org, www.dirittoallasalute.com, www.retuvasa.org