DAL CAMPIDOGLIO NO AI TASER PER LA POLIZIA LOCALE. UGL: POLITICI E BUROCRATI, CONTINUANO A DECIDERE PER CHI RISCHIA OGNI GIORNO LA PROPRIA VITA IN STRADA.
Desta scalpore tra i caschi bianchi romani, la decisione trapelata dal Campidoglio di non voler procedere ad equipaggiare il Corpo di Polizia Locale della Capitale, dei dissuasori elettrici noti come “taser”. Sull’episodio è intervenuto il commento del Coordinamento Romano della UGL Polizia Locale, che dichiara in una nota: “apprendiamo dalla stampa romana, la presunta contrarietà della giunta capitolina, a prevedere la dotazione di dissuasori elettrici per i caschi bianchi romani” le parole del Coordinatore Marco Milani ” ricordiamo i dati statistici, che riportano come i ricoveri presso i pronto soccorso, di appartenenti alle forze dell’ordine, vittime di aggressioni nell’esercizio delle loro funzioni, superino abbondantemente i 300 casi l’anno.
Certe decisioni su cosa sia meglio per tutelare chi presta il proprio servizio in strada, andrebbero prese da specialisti del settore e non certo da burocrati, influenzati da scelte o non scelte politiche. “” A rincarare la dose, il Segretario Provinciale UGL Sergio Fabrizi:, “dopo il Sindaco di Milano, anche Roma sembra volersi sottrarre ad una sperimentazione che riguarda un utile strumento di tutela in dotazione alle più svariate forze di Polizia del mondo.
L’impressione è che si sia in presenza di un tentativo di battaglia politica sul decreto sicurezza voluto dal ministro Salvini, un gioco politico insomma, purtroppo giocato sulla pelle di chi quotidianamente rischia la propria vita in strada. Urge una legge di riforma nazionale, che impedisca ai sindaci pro tepore, di “personalizzare” le Polizie Locali d’ Italia, fino in alcuni casi a snaturare i loro compiti e ruoli’ Concludono dal Sindacato
Foto di repertorio