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Roma, Ugl “Nella giornata dello sciopero della Polizia Locale torna il tentativo di privatizzazione delle funzioni di Polizia Stradale. Stupro del diritto”

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Oggi, 21 giungo 2019, la Polizia Locale è soggetta a uno sciopero nazionale e l’Ugl Polizia Locale rilascia alcune dichiarazioni sugli ultimi fatti.

Di seguito la nota stampa:

Con un emendamento proposto dall’on. Davide Gariglio del PD in seno alla Commissione per la riforma del Codice della Strada, torna il nuovo tentativo di “privatizzazione” delle funzioni di Polizia prevedendo più poteri di multa agli Ausiliari del Traffico (normativamente ausiliari della sosta) sia essi dipendenti delle aziende pubbliche di trasporto, sia dipendenti di società private con concessione di gestione delle aree di sosta.

La notizia viene appresa da organi di stampa dall’Ugl Polizia Locale ed il Segretario Provinciale di Roma, Sergio Fabrizi, lancia l’allarme di “stupro del diritto”. “Il Governo non consenta l’approvazione di questo emendamento che viola il diritto costituzionale del principio del buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione,, e come nella stessa si acceda solo per pubblico concorso. Il rischio di interessi privati sulla gestione delle aziende e di far cassa sui portafogli dei cittadini con torme di poco qualificati esattori diventa più concreto.

Ampliare le competenze di dipendenti privati, assunti senza nemmeno i principi valutativi del pubblico ufficiale, per l’accertamento di violazioni della sosta che esulano il mero controllo del corretto uso delle aree di sosta a pagamento, andando ad accertare violazioni generiche della sosta rappresenta un affidamento di compiti di Polizia (stradale) a soggetti privati su cui l’Ugl è pronta ad alzare barricate di opposizione.

“Siamo sconcertati – tuona Marco Milani coordinatore della Ugl PL di Roma – come il Governo continui a restare sordo al grido di aiuto dei 60.000 poliziotti locali d’Italia per ottenere una riforma della categoria che riconosca parità di diritti e tutele con le Forze dell’Ordine a fronte degli stessi doveri imposti con gli ultimi decreti sulla sicurezza Minniti prima e Salvini ora, investendo privati a chiamata diretta delle delicate funzioni di Polizia, esclusivo appannaggio del pubblico impiego”.

Foto di repertorio