In merito all’interrogazione parlamentare dei giorni scorsi riguardante il caso di una bambina di Ladispoli allontanata dal nucleo familiare per gravi motivi ed affidata ad una casa famiglia, l’amministrazione comunale è intervenuta per chiarire alcuni aspetti che non sono stati messi in luce dai mass media che si sono occupati della vicenda.
A parlare è l’assessore ai servizi sociali, Lucia Cordeschi:
“L’Ufficio servizi sociali e l’assessorato specificano che nell’udienza del giorno 3 luglio presso il tribunale di Civitavecchia il giudice ha ritenuto opportune tutte le procedure adottate sul caso dall’amministrazione comunale di Ladispoli, respingendo l’istanza dell’avvocato della famiglia in questione.
Questo significa che il comune di Ladispoli si è mosso in modo totalmente corretto in questa spiacevole e delicata vicenda. La bambina, che ricordiamo ha solo 9 anni, ha bisogno della massima tranquillità e non di essere coinvolta in una battaglia mediatica.
Alla luce di questi fatti ci auguriamo che, con la stessa solerzia con cui alcuni mass media hanno diffuso la notizia dell’iniziativa parlamentare, offrendo una visione non completa dei fatti, possano evidenziare come l’amministrazione comunale di Ladispoli abbia seguito tutte le procedure in modo corretto e rispettando sia le leggi che i diritti della minore. In particolare come assessore ai servizi sociali ringrazio l’assistente sociale, la psicologa e le insegnanti che hanno seguito questa vicenda”.
Foto di repertorio