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La Sapienza alla guida della nuova università europea Civis

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Roma, Università La Sapienza: 150.000 euro per progetti innovativi di imprenditorialità accademica

Il rettore Eugenio Gaudio è stato eletto presidente dell’alleanza che riunisce quasi 400.000 studenti e 55.000 tra docenti e personale tecnico amministrativo, recentemente selezionata per il finanziamento europeo.

Il rettore Eugenio Gaudio è stato eletto presidente dell’alleanza Civis – A European Civic University, la nuova università europea finalizzata alla costruzione di uno spazio integrato, recentemente selezionata e finanziata per 5.000.000 di euro dalla Commissione europea.

Civis, con circa 400.000 studenti e 55.000 tra docenti e personale tecnico-amministrativo, è la più grande tra le 17 reti universitarie europee – di cui 11 partecipate da Atenei italiani – che hanno ottenuto il finanziamento dell’Unione europea a seguito della prima call Erasmus+ “European Universities”.

Insieme alla Sapienza fanno parte della rete le università Aix-Marseille University per la Francia, l’università Ethniko kai Kapodistriako Panepistimio di Atene per la Grecia, Universitatea di Bucureșt per la Romania, Universidad Autónoma de Madrid per la Spagna, Eberhard Karls University di Tübingen per la Germania, Université libre de Bruxelles per il Belgio, Stockholms University per la Svezia.

“Come Sapienza stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro lungo e complesso che ha come obiettivo l’internazionalizzazione, per il quale in questi anni abbiamo moltiplicato gli accordi di collaborazione e attivato un numero sempre maggiore di corsi in lingua inglese” spiega il Rettore Eugenio Gaudio “e gli indicatori appena diffusi nel Rapporto di Alma Laurea confermano tra i nostri iscritti la presenza del 5,8 % di cittadini esteri, con un picco per le lauree magistrali del 7,1%, cioè più del doppio della media nazionale. Sono fermamente convinto che la conoscenza non ha e non deve avere confini e che l’università sia il luogo in cui meglio si possa apprendere, consolidare e diffondere l’idea di un futuro di crescita”.

All’avvio della presidenza del rettore Gaudio, nel mese di ottobre, alla Sapienza si terrà la prima riunione operativa che consentirà di avviare la fase di realizzazione del progetto, a cui parteciperanno tutti i Rettori delle otto università europee aderenti.

“Alcune attività sono già partite, come la Summer School riservata agli studenti di Civis, che ha consentito ai primi 20 ragazzi di seguire lezioni in archeologia e studi classici, fiore all’occhiello del nostro ateneo che proprio in Classics si posiziona al vertice delle classifiche internazionali”  aggiunge il Rettore Gaudio “A ottobre si lavorerà poi per dare sempre maggiore concretezza alla rete universitaria, a partire da una student card unificata per le 8 università, che agevolerà la condivisione di servizi e di percorsi formativi”. 

Tra gli obiettivi dell’alleanza vi è la promozione del multilinguismo e della diversità culturale europea. Il progetto sarà affiancato da un cofinanziamento degli atenei partecipanti; questo consentirà di portare avanti un ampio programma di attività.

Gli studenti avranno la possibilità di svolgere il percorso universitario in mobilità nei diversi atenei aderenti, con rilascio di titoli congiunti, accedere a strumenti innovativi per l’apprendimento delle lingue e, attraverso la student card uguale per tutti gli iscritti dei diversi atenei, utilizzare servizi comuni.

I docenti potranno realizzare attività di ricerca integrate, con accesso facilitato agli ambienti collaborativi europei per la realizzazione di partenariati, condivisione di pedagogie innovative, opportunità per disseminazione dei risultati scientifici.

Molto importante è anche l’impatto dello scambio tra università e cittadini, i quali potranno partecipare attivamente alla definizione delle iniziative di ricerca dell’Alleanza, attraverso gli strumenti della Citizen Science, e conoscere i risultati della ricerca grazie alla strategia open science. Civis prevede anche il coinvolgimento nei laboratori di ricerca degli stakeholder presenti sul territorio, con la formula degli Open Labs.