Un’evasione da film o più semplicemente da fumetto, alla Diabolik, quella avvenuta in tarda mattinata a Roma. Un detenuto al carcere di Rebibbia è infatti evaso dall’ospedale Sandro Pertini, periferia Est della Capitale, dove era stato trasportato intorno alle 11:30 per sottoporsi a una visita medica.
Detenuto al carcere di Rebibbia evade dall’ospedale Sandro Pertini: è caccia all’uomo a Roma
Si tratta di un 47enne pregiudicato, originario di Napoli. Vincenzo Sigigliano era stato accompagnato dal carcere di Rebibbia presso l’ospedale Sandro Pertini della Capitale per svolgere una visita medica. Da qui, è riuscito a darsi alla rocambolesca fuga.
Finto malore?
Probabile che il detenuto abbia finto un malore per sottoporsi alla visita medica e avesse già un piano per evadere. Non si esclude nessuna ipotesi, nemmeno quella di eventuali complici che lo abbiano aiutato a evadere dall’ospedale Sandro Pertini, tuttavia la dinamica è ancora tutta da accertare. Sta di fatto che stamattina, intorno alle 11:30, il pregiudicato è evaso dal nosocomio, riuscendo a sfuggire ai controlli della polizia penitenziaria.
Fuggito con le manette ai polsi
Difficile sia passato inosservato poiché il 47enne è evaso con le manette ancora ai polsi. Da anni residente nella Capitale, proprio in quest’ultima adesso si starebbe nascondendo. Caccia all’uomo ed elicotteri che sorvolano la zona. Dunque, una mattinata di paura quella avvenuta nella periferia di Roma Est e che ancora non si è conclusa.
L’identikit
Al momento della fuga, l’uomo indossava una maglia bianca, dei pantaloncini di colore marrone, e ancora un sottopantaloncino di colore rosso. Il detenuto è quasi del tutto calvo, ha la barba incolta e brizzolata, ed è alto 1:75. Chiunque lo vedesse, avvisasse immediatamente le forze dell’Ordine.
Il detenuto è relativamente pericoloso
Una volta fuggito dall’ospedale ha fatto perdere le proprie tracce ed è scomparso in via dei Monti Tiburtini. Immediate sono partite le ricerche da parte delle forze dell’Ordine, sia via terra che aerea. Il 47enne si trovava nel carcere di Rebibbia da diverso tempo per scontare i reati di falso ideologico, truffa e falsificazioni di carte di credito e di documenti di identità.