Non sembrano placarsi le polemiche contro il parroco di Sora, Donato Piacentini, dopo la sua “omelia anti migranti del 16 agosto. In uno stralcio del suo intervento, il parroco diceva “Dove sono queste persone bisognose?! Non sono le persone che hanno telefonini oppure catenine catene al collo e dice che vengono dalle persecuzioni. Quale persecuzioni?”
La vicenda ha suscitato scalpore e i media sono andati a intervistare il parroco, che però non è sembrato (almeno inizialmente) intenzionato a scusarsi. Sono in seguito spuntate alcune immagini di repertorio del parroco che chiedeva aiuto a Salvini e che condivideva un post del leader leghista su Facebook. Questo faceva già intendere le sue idee politiche, che sembrano contrastare con quelle di Papa Francesco e quindi con la “linea ufficiale” della Chiesa Cattolica.
La situazione ha così diviso un po’ tutti. Se da una parte ci sono stati attestati di stima, dall’altra anche parole contrarie alle sue e chi si chiede se sia giusto che un parroco si occupi, nei suoi discorsi pubblici, di politica. Il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, ha “premiato” il parroco di Sora con una Tessera di FN ad honorem.
Le parole di Fiore
“Non sono passate inosservate le parole di don Donato Piacentini che a Sora, parlando dal pulpito in occasione della festa di San Rocco, ha ammonito coloro che vanno a soccorrere gli immigrati “con collane al collo e telefonini” ponendo l’accento sulla “nostra patria e sulle nostre città piene di persone che hanno bisogno e che si vergognano del loro stato di vita”.
Per lui Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, ha riservato un riconoscimento speciale: “Don Donato è uno dei tanti parroci e sacerdoti italiani che conosce la realtà. Ma è uno dei pochi che ha il coraggio di parlare. Per questo suo coraggio e per questa sua onestà, a lui offro la tessera ad honorem di Forza Nuova”.
Insomma, una situazione certamente divisiva. E voi cosa ne pensate?