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Emergenza sanitaria ad Anagni e in Ciociaria: le associazioni chiedono un incontro al nuovo direttore della ASL di Frosinone

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Anagni, le associazioni locali sollecitano ancora il Presidente Rocca sull'ex ospedale: "Vogliamo un concreto ripristino dei servizi essenziali"

Di seguito la nota delle associazioni di Anagni in merito alla questione salute e della ASL.

RICHIESTA DI INCONTRO DEL COMITATO CON IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DELLA ASL DI FROSINONE PER LA GRAVE EMERGENZA SANITARIA DI ANAGNI E COMUNI LIMITROFI

In data odierna abbiamo chiesto alla segreteria del Direttore Generale della  Asl di Frosinone di incontrare, non appena insediato nel suo incarico, il nuovo Direttore Generale.  E’ doveroso da parte del  nuovo Direttore  dedicarci una frazione del suo tempo almeno per illustrarci con quale organizzazione sanitaria avranno a che fare i cittadini della zona nord della provincia di Frosinone nei prossimi anni.

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Certamente la realtà in cui si troverà ad operare con grandi difficoltà riguarda i cittadini della  zona  Nord  della  provincia, per le  condizioni di estremo degrado in cui è stata gettata da anni di discutibile gestione e di scelte organizzative sbagliate.

Questa zona era stata individuata dal piano regionale Marrazzo del 2009  per la creazione di un mega ospedale nell’ambito di una ristrutturazione sanitaria regionale che prevedeva anche gli ospedali dei Castelli (inaugurato da poco), del Golfo e di Monterotondo. Non solo il mega ospedale di Anagni non è stato realizzato ma, per logiche politiche e campanilistiche, è stato chiuso anche quello esistente (novembre 2012). Così nella provincia di Frosinone gli ospedali da 11 si sono ridotti a 4.

Dopo la chiusura dell’Ospedale di Anagni, nonostante un’ ordinanza contraria  del Consiglio di Stato, abbiamo assistito a tutta una serie di promesse puntualmente disattese dai responsabili di turno. Venne persino concessa una citazione nell’atto aziendale redatto dall’allora dirigente aziendale Teresa Mastrobuono  dove si parlava di  alcuni possibili servizi da attivare: un poliambulatorio specialistico, una postazione per gli screening oncologici, un centro dialisi, un laboratorio analisi per le emergenze, una radiologia dotata di sistemi di teleconsulto e telediagnosi, l’attivazione del day service, della day surgery e della chirurgia ambulatoriale, un punto di primo intervento (PPI) h24 con posti letto di Obi (Osservazione Breve Intensiva) e un centro per la sorveglianza sanitaria ed epidemiologica sulle problematiche della Valle del Sacco.

Contrariamente  a tutte le migliori intenzioni dichiarate in campagna elettorale e altrove, ad oggi  nulla  è stato fatto, nonostante la zona nord della Provincia di Frosinone,  area SIN tra le zone più inquinate d’Italia, ancora con numerose aziende sottoposte  alla direttiva Seveso, con dati epidemiologici che certificano un aumento preoccupante di malattie riconducibili all’ inquinamento ambientale, sia totalmente priva di servizi sanitari finalizzati soprattutto all’emergenza. Questa area inoltre è attraversata dall’autostrada, dal TAV e da treni della linea Roma – Napoli, via Cassino. Ultima incomprensibile decisione, nel 2018 è stato chiuso, anche il PPI di Anagni, non inserito tra quelli da chiudere nel DCA 257/2017.

L’UNICO TENTATIVO SERIO E REALISTICO PER POTER USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE DI COMPLETA SOSPENSIONE DEL DIRITTO ALLA SALUTE, E’ STATO REALIZZATO DAI SINDACI E DAI CONSIGLI COMUNALI DELLA ZONA NORD : Nel luglio 2016 i consigli comunali dei nove comuni dell’area nord  della provincia di Frosinone approvano una delibera che richiede  SEI  servizi indispensabili per riportare l’Ospedale ad un minimo funzionamento utile per la popolazione di un territorio di circa 80.000 persone per le quali  Anagni è il principale punto di riferimento.

Nella  delibera  si richiedono:

1)  un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri

2)      un Pronto Soccorso presidiato da un organico medico dedicato all’Emergenza-Urgenza;

3)      una chirurgia elettiva che effettua interventi in Day surgery,

4)      una Unità Operativa di Anestesia e Sala Operatoria;

5)      servizio di Radiologia per indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete allo specialista di turno;

6)      servizio di Laboratorio per indagini laboratoristiche in Pronto Soccorso.

DA QUESTA  BASE  OCCORRE  RIPARTIRE!

sollecitiamo inoltre l’ istituzione, al più presto nella nostra  Provincia, del registro dei tumori il cui Regolamento è stato approvato dalla  Giunta Regionale ( 21 novembre 2017) dopo il parere  favorevole del Garante (30  marzo 2017).

Nell’ incontro che  speriamo possa esserci a breve, ascolteremo con  grande attenzione  e fiducia quanto ci verrà illustrato in merito all’organizzazione sanitaria che si intenderà mettere  a punto per la Cura e l’ assistenza dei cittadini di Anagni e del territorio Nord  della Provincia.

 Il Comitato  “Salviamo l’ Ospedale di Anagni”

LE ASSOCIAZIONI: ANAGNI SCUOLA FUTURA ,  ANAGNI  VIVA, CIRCOLO  LEGAMBIENTE ANAGNI,  COMITATO OSTERIA DELLA  FONTANA, COMITATO RESIDENTI  COLLEFERRO, COMITATO  SAN  BARTOLOMEO, COORDINAMENTO INTERPROVINCIALE AMBIENTE E SALUTE VALLE DEL SACCO E BASSA VALLE DEL LIRI, AL QUALE  HANNO ADERITO AL QUALE  HANNO ADERITO 34  TRA  COMITATI  E  ASSOCIAZIONI, DIRITTO ALLA  SALUTE,   RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO

Per info telefonare al  n.:  3930723990.

mail: [email protected].

Per aggiornamenti: www.anagniviva.org

www.dirittoallasalute.com