Il Torre Angela Acds è pronto allo storico appuntamento di domenica 8 settembre, quando la prima squadra capitolina cara alla famiglia Ciani “sbarcherà” ufficialmente nel campionato di Promozione. Alle ore 11, presso il campo di via Amico Aspertini, i ragazzi di mister Saverio Filippis (che l’anno scorso allenava nelle giovanili del club romano) ospiteranno l’Alatri. “So poco dei primi avversari della stagione, tranne che si sono salvati ai play out l’anno scorso – dice l’allenatore – Ma le informazioni contano fino a un certo punto, a parlare sarà sempre il campo”.
Il tecnico è molto soddisfatto del periodo di preparazione del suo gruppo. “I ragazzi hanno lavorato benissimo e con grande impegno: hanno dimostrato voglia di conquistare una maglia in vista di domenica, bisogna lavorare soprattutto sulla creazione della giusta mentalità. Abbiamo sostenuto diverse amichevoli di buon livello e non abbiamo mai sfigurato”. Tra queste pure quelle “speciali” contro la Ternana e la Narnese.
“Ho giocato tanto tempo in Umbria e lì sono rimasto in buoni rapporti con diverse persone – spiega Filippis – A Narni, ad esempio, sono stato sette anni da atleta e mi ha fatto estremamente piacere lo striscione che i tifosi di casa mi hanno voluto dedicare. Non nascondo che mi sono anche emozionato”. Tornando alla stretta attualità, Filippis parla del campionato che attende il neopromosso Torre Angela Acds. “Speriamo di poter svolgere il ruolo di “matricola terribile”. E’ chiaro che il nostro primo obiettivo debba essere la salvezza, ma vogliamo vedere sul campo quali saranno i nostri reali limiti e non ce ne vogliamo porre prima del tempo”.
A breve il Torre Angela Acds sarà impegnato anche nella Coppa Italia di categoria. “Abbiamo un organico numeroso che andrà necessariamente ridimensionato un pochino in questi giorni, ma cercheremo di combattere in ogni competizione”. Il club capitolino, un po’ a sorpresa, è stato inserito nel girone D (a chiare tinte ciociare). “Pensavo che ci potesse toccare il gruppo B, ma non ci sono grandi problemi: siamo pronti a calarci in questa nuova realtà” conclude Filippis.