Il 23 giugno alle 18.00, a Carpineto Romano, al Chiostro seicentesco di San Pietro, Franco La Torre presenterà “Sulle ginocchia. Pio La Torre, una storia”.
Pio La Torre, una vita in lotta contro mafia, lotta che porterà Il 13 settembre 1982 all’approvazione della legge Rognoni – La Torre, con la quale entra in vigore, ufficialmente, il reato per associazione mafiosa con conseguente confisca dei beni accumulati illecitamente.
Pio La torre, classe 1927, una vita votata alla politica, alla difesa dei diritti dei più deboli. Membro del PCI dal 1953, dalla Sicilia si sposta a Roma e nel maggio del ’72 arriva in Parlamento entrando a far parte della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia siciliana. Insieme al giudice Terranova, Pio La Torre redasse un rapporto d’inchiesta che portava alla luce i rapporti tra la politica e la mafia; all’interno del rapporto, anche la proposta di legge “Disposizioni contro le mafie” che prevedeva l’introduzione del reato di associazione mafiosa punibile da tre a sei anni.
il 30 aprile 1982 La Torre stava raggiungendo la sede del PCI a Palermo, quando resta vittima di un attentato di stampo mafioso; successivamente un pentito di mafia dirà che la proposta di legge “Disposizioni contro le mafie” è stata la causa principale della sua morte. Come già detto la legge entrerà in vigore ufficialmente il 13 settembre del 1982.
L’evento del 23 giugno è organizzato dall’associazione Il Ve(t)ro che ha già collaborato con Franco La Torrein occasione dell’incontro pubblico “Legalità e Giustizia. Lotta alla mafia e utilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità. Piena applicazione della legge Rognoni-La Torre”.