Ieri a Cassino a conclusione di indagini intraprese a seguito di una denuncia di tentata aggressione sporta da una 21enne del posto, deferivano in stato di libertà la stessa per il reato di “procurato allarme”, un 21enne di nazionalità egiziana per il reato di “esercizio arbitrario delle proprie ragioni” ed un 35enne per il reato di “autocalunnia”.
Il racconto della donna.
La donna denunciò che in data 25 luglio, mentre era ferma ad un semaforo alla guida della propria autovettura, un cittadino extracomunitario aveva aperto lo sportello dell’autoveicolo intimandole di fermarsi.
La giovane impaurita aveva proseguito velocemente la marcia e successivamente era rimasta coinvolta in un sinistro stradale con un SUV. La denuncia dell’aggressione era stata rimarcata in maniera plateale in una intervista , dove la giovane metteva in risalto una situazione di pericolo dovuta alla presenza in libertà del presunto aggressore, creando così allarme sociale.
Sul luogo dell’incidente stradale si era recata una pattuglia della Sezione Radiomobile per i rilievi. I militari intervenuti, venivano informati dalla donna che il sinistro era stato causato dalla sua manovra azzardata a seguito del tentativo di aggressione subito.
Nel corso dei rilievi gli stessi militari avevano accertato che il conducente dell’altro veicolo rimasto coinvolto nel sinistro era positivo all’assunzione di sostanze stupefacenti per cui lo deferivano alla Procura della Repubblica per il reato di “guida in stato di alterazione psicofisica”.
Le ricostruzioni dei Carabinieri.
Le successive indagini svolte, consentivano di appurare che i fatti denunciati dalla ragazza in parte non corrispondevano a quanto denunciato. Dalle ricostruzioni dell’accaduto avvenute mediante l’acquisizione delle immagini degli impianti di videosorveglianza e dalle testimonianze dei passanti i militari accertavano che effettivamente l’autovettura condotta dalla donna si era fermata ad un incrocio nel pieno centro di Cassino ed era stata raggiunta a piedi da un ragazzo extracomunitario, sceso poco prima da un’utilitaria.
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La ragazza dopo aver confabulato con lo straniero aveva accelerato nonostante lo stesso si fosse aggrappato ad uno sportello.
Rilevavano anche che il conducente del SUV rimasto coinvolto nel sinistro stradale, non era quello dichiarato alla guida bensì un’altra persona che al momento dell’intervento si era dichiarata passeggera.
Le indagini consentivano di identificare il proprietario dell’utilitaria condotta dal cittadino extracomunitario che dichiarava che nel giorno in questione aveva lasciato l’autovettura al responsabile di un autolavaggio di Cassino e che, nell’andare a riprenderla, veniva informato che era stata urtata da una donna mentre si trovava parcheggiata davanti all’autolavaggio.
I militari, dopo aver ascoltato il proprietario dell’autolavaggio sono riusciti a risalire alla dinamica dei fatti.
Il proprietario della macchina urtata nell’autolavaggio ha inseguito la donna che era fuggita senza curarsi del danno. La donna, invece di constatare il danno aveva accelerato nel tentativo di darsi alla fuga, andando quindi a urtare contro il suv.
[Foto di repertorio]