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Colleferro, rifiuti. Il Comune tuona contro l’opposizione e precisa sul compound

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In questi giorni si fa una gran parlare del passato e del futuro impiantistico della città di Colleferro e del suo territorio. Ecco il comunicato stampa firmato dal Sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, e dall’Assessore all’Ambiente Giulio Calamita:

Colleferro, il Comune tuona contro l’opposizione e precisa sul compound

Da un lato certi vecchi arnesi che ha dato vita alla “città della monnezza”, tramite il Gaia e i suoi manager super pagati che hanno portato la società al crack, dall’altra le continue dichiarazioni sui nuovi impianti da realizzare a Colleferro ed il futuro della discarica fatte da enti che non sono il comune posto in Piazza Italia n.1.

Ci chiediamo cosa abbia da argomentare la destra colleferrina dopo che dalla seconda metà degli anni novanta ha ottenuto come grandi risultati l’ampliamento continuo della discarica, per il quale furbamente accusano altre amministrazioni, la realizzazione degli inceneritori, che hanno bruciato rifiuti provenienti da tutta Italia, da sempre malfunzionanti ed impattanti come dimostrato dagli studi epidemiologici, e la proposta di scellerati impianti come il TMB di Colle Fagiolara, che per fortuna non si è fatto perché ci avrebbe letteralmente condannato a bruciare tutta la vita.

Questi signori si sono lasciati andare a dichiarazioni ridicole e fantasiose in un comizio dove regnava la confusione sopra ogni cosa. Il presentatore ingaggiato per dare la parola agli intervenuti è l’unico ad aver posto una domanda sensata: ma l’opposizione del comune di Colleferro dove era? E’ quello che si sono chiesti un po’ tutti nella visione strategica della città; la risposta non è arrivata neanche dai consiglieri di opposizione che aveva lì seduti vicino e dei quali non si era accorto. Una scena tragicomica trasmessa addirittura in uno streaming pieno di urla striminzite e niente più. Quello che ci chiediamo è quali proposte arrivano da ex Sindaci e transfughi cuor di leone. La risposta sembrerebbe che sia ancora: i loro amati inceneritori, ora portati in gloria anche da chi si era candidato per chiuderli.

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D’altro canto occorre una precisazione. In Regione è stato presentato il progetto alternativo agli inceneritori del Lazio. Il famoso compound, un impianto di recupero di materia e che non brucia nulla. Un passo avanti sicuramente verso l’economia circolare che, però, ci corre l’obbligo di ricordare, così come abbiamo fatto con le nostre osservazioni al Piano Rifiuti Regionale (tutte accolte), che quell’impianto non potrà mai essere al servizio di Roma a meno che Roma non se lo faccia a Roma! Occorre un serio percorso di condivisione delle tecnologie da adottare: su questo saremo costruttivi ma intransigenti e non accetteremo scelte non concordate con gli abitanti del territorio ed i Sindaci e dei consigli comunali che lo rappresentano.

Lo stesso messaggio lo mandiamo alla Sindaca di Roma. La nostra discarica ha praticamente esaurito le volumetrie e se pensa di guadagnare 2 mesi di tempo sulla nostra pelle sbaglia di grosso. Avrebbe dovuto passare quest’anno, nel quale la nostra discarica era aperta con una data di chiusura scritta nero su bianco e nota a tutti (anche a lei), a pianificare un piano operativo per la sua città senza continui rimandi e nascondini vari. La città di Roma versa in uno stato di difficoltà ma facciamo appello alla sua serietà istituzionale perché non pensi di risolvere il problema vessando la nostra comunità senza prendere decisioni. Noi siamo abituati a fare il contrario ed abbiamo deciso che il 16 gennaio 2020 ci sarà una cerimonia istituzionale di chiusura di Colle Fagiolara a cui tutto il territorio è invitato.

Firmato

Il Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna

L’Assessore all’Ambiente Giulio Calamita