Attualità

Lazio, addio alle Comunità Montane: vengono abolite e trasformate in Unione dei Comuni Montani

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
falsi tamponi covid civitavecchia d'amato

Con la recente nomina dei commissari straordinari liquidatori la Regione dice addio alle Comunità Montane presenti nel territorio del Lazio. Una procedura importante che rappresenta l’ultimo e definitivo passo dell’applicazione della legge regionale di stabilità del 2017, nella quale si deliberava l’abolizione delle Comunità Montane e la loro trasformazione in Unione dei Comuni Montani.

Segni, Addio alle Comunità Montane del Lazio

LEGGI ANCHE – Colleferro-Segni, il “dosso della discordia” di via Traiana: lamentele dei cittadini e lettera del Sindaco

Al Presidente della Regione, dopo aver sentito il Consiglio delle autonomie locali (CAL) e le commissioni consiliari competenti in materia di bilancio e affari costituzionali, è spettato il compito della nomina del Commissario straordinario liquidatore, scelto anche tra i presidenti delle comunità montane, e di un sub Commissario, per la liquidazione della stessa comunità montana.

I commissari liquidatori svolgeranno il loro incarico fino alla data di estinzione della comunità e dovranno eseguire le funzioni dei cessati organi esecutivi e deliberativi. In particolare, entro 90 giorni dalla loro nomina, i commissari liquidatori dovranno provvedere alla elaborazione di un inventario dei beni mobili ed immobili dell’ente soppresso; provvedere alla ricognizione dei rapporti giuridici attivi e passivi e dei procedimenti di contenzioso pendenti, accantonando, dove possibile, le risorse necessarie per far fronte agli oneri conseguenti; provvederanno, inoltre, alla redazione di un elenco del personale in servizio e, infine, dovranno stilare un bilancio iniziale di liquidazione, sulla base della situazione dei conti successiva all’ultimo rendiconto approvato e lo trasmetteranno alla Giunta regionale.

La soppressione delle Comunità Montane consentirà la creazione della Unione dei Comuni Montani nuovo ente che continuerà a svolgere i servizi e le funzioni degli enti soppressi e, concertando programmazioni tese a implementare lo sviluppo del territorio, permetterà ai comuni di ridefinire i loro servizi accorpandoli fra di loro e potenziandone le finalità e le azioni, al servizio del cittadino.