E’ stata recuperata, dopo 27 anni, la testa scultorea in marmo dell’imperatore Marco Aurelio, opera del II secolo d. C., che era collocata sulla sommità dell’arco di trionfo di Zagarolo (Roma), annesso a Palazzo Rospigliosi.
“L’operazione è il frutto delle indagini della Sezione Archeologia del Reparto Operativo del Comando
Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, coordinata dalla procura di Roma – spiega l’Assessore alle Politiche culturali di Zagarolo, Sandro Vallerotonda. – Un ringraziamento va al Luogotenente Sebastiano Antoci e al Responsabile Maggiore Paolo Salvatori per aver condiviso immediatamente con il Comune di Zagarolo la preziosa notizia.
Desideriamo ringraziare anche il Dott. Luigi Ficacci, Direttore dell’Istituto Centrale del Restauro, che si è fatto carico, tramite l’archeologa Dott.ssa Maria Laurenti e i suoi collaboratori, di un intervento di pulizia del bene archeologico”. L’opera era stata rubata nel Marzo del 1992 da ignoti che avevano approfittato di un’impalcatura mentre era in corso il restauro della facciata di Palazzo Rospigliosi.
“Il 3 Ottobre scorso, a Campione d’Italia, nella provincia di Como, l’ex Presidente dell’Istituzione di Palazzo
Rospigliosi, Sandro Vallerotonda, ha firmato il verbale grazie al quale la testa di Marco Aurelio è stata riconosciuta come opera d’arte di Zagarolo – aggiunge il Sindaco di Zagarolo, Lorenzo Piazzai. – L’opera, dopo il furto, era stata ceduta ad un ricettatore romano.
Dopo un viaggio all’estero, l’opera d’arte è stata individuata a Campione d’Italia ed è stata sequestrata e rimpatriata. Si tratta di una notizia fantastica da condividere con la Comunità di Zagarolo e l’Arma dei Carabinieri. La nostra cittadina si è riappropriata finalmente di un manufatto che racconta la storia di Palazzo Rospigliosi e di Zagarolo”.
“La scultura verrà ricollocata nella sua sede originaria – conclude il Vicesindaco di Zagarolo, Emanuela
Panzironi. – Visto che adesso la Porta Rospigliosi, però, è un’area di cantiere per la ristrutturazione del
retromastio di Palazzo, proporremo alla Soprintendenza di collocare temporaneamente il busto nel Museo del Giocattolo. La scultura ha un valore puramente commerciale di circa 300 mila euro”.
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