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Ostia, edifico Ministero della Difesa occupato. ANPI: “Senza risposte si leverà alta la protesta”

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Solidarietà agli studenti aggrediti dai fascisti: 20 giugno a Piazza Vittorio

Dopo l’occupazione di alcune famiglie di un edificio in disuso del Ministero della Difesa, ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), ha rilasciato un comunicato.

La nota di ANPI

Abbiamo denunciato lo scorso 30 aprile che Casapound, approfittando dell’emergenza sanitaria, ha occupato un edificio del Ministero della Difesa ad Ostia. Ci riserviamo in mancanza di risposte adeguate di continuare a protestare per evitare il consolidamento dell’ennesima ingiustizia, di fronte a migliaia di persone senza casa, promuovendo con tutti i distanziamenti necessari, una manifestazione di protesta ad Ostia, invitando tutta la cittandinanza democratica ed antifascista a partecipare.

I fascisti di Casapound si difendono invocando il decreto “Cura Italia” secondo cui: ” L’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche ad uso non abitativo, è sospesa fino al 30 giugno 2020 “. Una furberia delinquenziale che non regge. La norma la conosciamo e la condividiamo, ma in questo caso non c’entra nulla. Non si tratta qui di ottenere ed eseguire provvedimenti della magistratura di rilascio, si tratta della necessità della proprietà di agire in autotutela immediatamente, liberando i locali occupati. Diversamente vorrebbe dire che da qui al 30 giugno ed eventuali proroghe chiunque può occupare casa di chiunque altro, e questi dovrebbe tollerare la situazione. Il tutto assume ormai aspetti grotteschi e surreali.

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Insistiamo perché le autorità preposte, d’ufficio, provvedano in autotutela a riprendere immediatamente possesso dei locali dell’Aeronautica di Ostia