Era già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex moglie, il 36enne romano finito in manette grazie agli agenti della Polizia di Stato.
Con la scusa di accordarsi sull’affidamento dei figli, ha chiesto alla donna di incontrarsi alla fermata metro Eur Fermi ma, appena si sono visti, ha iniziato a farle una scenata di gelosia e l’ha caricata a forza sulla sua macchina, portandola nel campo nomadi di Castel Romano, dove risiede, costringendola a rimanere lì tutta la notte.
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La mattina presto, approfittando del fatto che l’uomo dormisse ancora, la vittima è riuscita a scappare e a telefonare il NUE per chiedere aiuto. Poco dopo è stata raggiunta dal suo aguzzino che, quando ha saputo che la ragazza aveva già allertato le forze dell’ordine, l’ha scaraventata a terra rubandole il cellulare, per poi fuggire contromano sulla Pontina, causando un incidente stradale in cui sono rimaste coinvolte tre autovetture.
A soccorrere la donna sono arrivate una pattuglia della Sezione Volanti ed una del commissariato Esposizione, che però non hanno trovato il suo aggressore.
Grazie ad una rapida indagine, sono stati gli agenti del commissariato Spinaceto, diretto da Claudio Cacace, a rintracciare il 36enne, il giorno dopo, in un’area di servizio in Via Pontina.
Portato negli uffici di Polizia per gli atti di rito, l’uomo è stato arrestato per rapina, sequestro di persona, lesioni personali, omissione di soccorso, mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e guida senza patente; inoltre gli investigatori gli hanno notificato l’aggravamento di pena della custodia cautelare in carcere, disposto dall’Autorità Giudiziaria, e lo hanno portato a Regina Coeli.
Foto di repertorio