Battisti: (PD) il problema di Fiuggi non è legato ad ospitalità immigrati
Come è già avvenuto in altre realtà, anche Fiuggi si trova ad ospitare gli immigrati.
Una premessa d’obbligo: questi essere umani scappano dalla guerra, dalle torture fisiche, dalla fame.
Sembrerà una banalità ricordarlo ma dopo le tante “bestialità” ascoltate in queste ultime due settimane mi pare doveroso ricordare di chi e cosa stiamo parlando.
Capisco le preoccupazioni dei cittadini, degli esercenti, degli albergatori, dell’amministrazione comunale. È vero Fiuggi è una città turistica ma non credo che 50 tra uomini e donne in difficoltà possano comprometterne l’immagine. Forse si prova ad addossare a loro responsabilità che sono della politica e degli attori sociali ed economici che hanno portato Fiuggi ad avere un’immagine crepuscolare e decadente.
L’Europa, quella della solidarietà, dell’integrazione e dell’accoglienza fatica a trovare soluzioni che possano garantire a chi arriva e chi ospita certezze. Certezze dei tempi di permanenza, certezze sullo status legislativo degli ospitanti, preparazione all’accoglienza da parte della comunità che ospita, strumenti di interscambio culturale, possibilità di potere integrare nelle comunità locali gli uomini e le donne che fuggono dalle loro terre attraverso forme di collaborazione per lavori e attività di utilità pubblica.
Insomma lo scenario è questo, come nel caso di Fiuggi:
una struttura sceglie di ospitarli, arrivano, permangono non si sa quanto.
I cittadini non vengono chiaramente coinvolti e preparati appunto ad un’adeguata accoglienza che porti ad una naturale convivenza.
Di questo si dovrebbe discutere con il Governo, con l’Europa.
Di questo ci dovremmo seriamente occupare e non di quisquilie che vengono utilizzate per annacquare problematiche preesistenti.
Si sono mobilitati albergatori, commercianti, amministrazione comunale, cittadini producendo e generando solo cultura del sospetto verso il prossimo (definito diverso).
Ma il degrado di una città, di una comunità più ampia non lo generano di certo gli immigrati.
Ma il silenzio assordante e il voltarsi dall’altra parte dinnanzi ad un fatto che appartiene alla storia dei nostri giorni.
Il degrado lo genera CasaPound e le parole di Incitti alle quali nessuno risponde. Non mi stupiscono certo, dato che i loro riferimenti politici li hanno gasati, violentati, torturati gli immigrati.
Il degrado di una città inizia dalla cultura che vuole promuovere.
Le barricate per quel che ci riguarda le faremo noi a difesa dei principi e dei valori che hanno ispirato la nostra costituzione.