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Roma, il Sindaco Raggi impugna davanti al TAR la delibera sulle sorgenti del Peschiera Le Capore

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Il Sindaco Virginia Raggi, ha impugnato davanti al Tar, la delibera regionale che regola la gestione delle sorgenti Peschiera Le Capore, la quale stabilisce che, la Regione Lazio debba rimborsare 36 milioni di euro una tantum a Rieti per l’utilizzo dell’acqua concesso alla Capitale in passato, e che per la futura concessione ne vengano sborsati altri 8 annualmente.
Codici sostiene fermamente il ricorso al TAR della Raggi e l’opposizione al “ristoro” economico in favore delle popolazioni del Reatino, prima che venga fatta luce sulla questione e sul reale ammontare dei costi che graverebbero sui cittadini romani.
I Comuni dell’ATO2 rappresentati dal Sindaco, chiedono maggiore trasparenza anche perché l’Ato romano si è rivolto al Tar, considerando il provvedimento «illegittimo e lesivo degli interessi della collettività», in quanto per «risarcire» i cittadini reatini di componenti di costo quali i «costi ambientali» e della «risorsa» acqua, come da delibera «imporrebbero all’Ato romano l’aumento dell’attuale tariffa idrica del 2%».
E comunque per l’Ato romano, quelle somme sarebbero «illegittime sia perché in assoluto non dovute, sia perché prive di un’istruttoria che ne abbia definitivamente determinato l’importo», inoltre è prevista dalla stessa Regione, con la legge 5 del 2014, di arrivare ad un Ato unico per tutto il Lazio. In qual caso, recita il ricorso, «nulla sarebbe dovuto per l’uso delle sorgenti del Peschiera Le Capore che verrebbero a trovarsi nello stesso ambito territoriale dei romani».
Codici si occupò tempo addietro proprio di Fonti del Peschiera, impugnando la vendita delle sue acque ad ACEA SpA, ed intervenne muovendosi su due binari:  da un lato esigendo il rispetto del patrimonio pubblico sottoposto a demanio, dall’altro ribadendo con forza l’importanza che lo sfruttamento dell’acqua rimanga in mano pubblica.
Chiaramente attaccata dai Sindaci del Reatino sulle sue affermazioni in merito all’acqua pubblica, di cui si è sempre fatta paladina, la Raggi anche giovedì con un post su facebook ha ribadito che: “l’acqua è un bene comune essenziale alla vita, e il Comune sta lavorando con la prospettiva di far rispettare il referendum del 2011”.