COMMISSIONE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO RIPAM
CONCORSO
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di complessive settanta unita’ di personale non dirigenziale, a tempo pieno ed indeterminato, di cui sessanta di Area III, posizione retributiva F1, da inquadrare nei ruoli del Ministero dello sviluppo economico e dieci, di cui una riservata ai sensi dell’articolo 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68, di categoria A, parametro retributivo F1, da inquadrare nei ruoli della Presidenza del Consiglio dei ministri, per diversi profili professionali. (GU n.59 del 31-07-2020)
LA COMMISSIONE RIPAM
Visto il decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, recante
«Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche»;
Visto, in particolare, l’art. 35, comma 5, del citato decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165 che, tra l’altro, disciplina la
Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle
pubbliche amministrazioni (RIPAM);
Visto il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, recante
««Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di
razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni»;
Visto il decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, recante
«Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n.
165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere
b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l),
m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in
materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche»;
Vista la legge 19 giugno 2019, n. 56, recante «Interventi per la
concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la
prevenzione dell’assenteismo» e, in particolare, l’art. 3;
Visto il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante «Misure di
potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno
economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza
epidemiologica da COVID-19», convertito con modificazioni dalla legge
24 aprile 2020, n. 27, e, in particolare, l’art. 74, comma 7-ter,
secondo cui, tra l’altro, le procedure concorsuali sono volte a
valorizzare e verificare anche il possesso di requisiti specifici e
di competenze trasversali tecniche e attitudinali, ivi incluse quelle
manageriali per le qualifiche dirigenziali, coerenti con il profilo
professionale da reclutare. Le predette procedure sono svolte, ove
possibile, con l’ausilio di strumentazione informatica e con
l’eventuale supporto di societa’ e professionalita’ specializzate in
materia di reclutamento e di selezione delle risorse umane;
Visto l’art. 247 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante
«Misure urgenti in materia di salute e sostegno al lavoro e
all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza
epidemiologica da COVID-19», convertito, con modificazioni, dalla
legge 17 luglio 2020, n. 77, in materia di semplificazione e
svolgimento in modalita’ decentrata e telematica delle procedure
concorsuali della Commissione RIPAM;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 9 maggio
1994, n. 487, concernente il «regolamento recante norme sull’accesso
agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni e le modalita’ di
svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di
assunzione nei pubblici impieghi»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3, recante il «Testo unico delle disposizioni concernenti lo
statuto degli impiegati civili dello Stato»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686, concernente «Norme di esecuzione del testo unico delle
disposizioni sullo statuto degli impiegati civili dello Stato,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio
1957, n. 3»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 16
aprile 2018, n. 78, che disciplina, ai sensi dell’art. 3, comma
2-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 2004
n. 272, i titoli valutabili nonche’ il valore massimo assegnabile ad
ognuno di essi, nell’ambito del concorso pubblico, per titoli ed
esami, per l’accesso alla qualifica di dirigente, di cui all’art. 28,
comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27
aprile 2018, n. 80, che individua, ai sensi dell’art. 7, comma 1, del
decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 70, le
scuole di specializzazione che rilasciano i diplomi di
specializzazione che consentono la partecipazione al concorso per
titoli ed esami di cui all’art. 28, comma 1, del decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165, per l’accesso alla qualifica di dirigente;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7
febbraio 1994, n. 174, concernente il «regolamento recante norme
sull’accesso dei cittadini degli Stati membri dell’Unione europea ai
posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche»;
Visto il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione del
2 dicembre 2019, emanato di concerto con il Ministro dell’economia e
delle finanze e il Ministro dell’interno, che nomina la Commissione
RIPAM e ne definisce le competenze;
Visto il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione del
4 marzo 2020, emanato di concerto con il Ministro dell’economia e
delle finanze e il Ministro dell’interno, con il quale il Pref.
dott.ssa Maria Grazia Nicolo’, in qualita’ di rappresentante del
Ministero dell’interno, e’ nominata componente della Commissione
RIPAM costituita con decreto interministeriale del 2 dicembre 2019,
in sostituzione del Pref. dott.ssa Maria Tirone;
Visto il decreto-legge 8 febbraio 1995 n. 32, convertito dalla
legge 7 aprile 1995, n. 104, e, in particolare, l’art. 18, comma 1,
che prevede che il Centro di formazione e studi – FORMEZ subentra nei
rapporti attivi e passivi riferibili al Consorzio per la
riqualificazione delle pubbliche amministrazioni (RIPAM);
Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, recante «Norme per il
diritto al lavoro dei disabili» e in particolare l’art. 3 e l’art.
18, comma 2, concernenti le quote d’obbligo occupazionali a favore
delle categorie protette;
Atteso che con nota prot. n. 27624 del 22 luglio 2020 la
Presidenza del Consiglio dei ministri, in considerazione di quanto
risulta dal prospetto informativo 2019, manifesta l’intendimento di
riservare n. 1 posto nell’ambito della procedura selettiva di cui al
presente bando per la copertura della quota di riserva di cui
all’art. 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68;
Atteso che con nota prot. n. 6355 del 26 febbraio 2020, il
Ministero dello sviluppo economico attesta la copertura delle quote
d’obbligo di cui gli articoli 3 e 18, comma 2, della legge 12 marzo
1999, n. 68, ferma restando la verifica della copertura delle
predette quote d’obbligo all’atto dell’assunzione a valere sugli
idonei;
Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120, recante «Norme in favore
dei privi della vista per l’ammissione ai concorsi nonche’ alla
carriera direttiva nella pubblica amministrazione e negli enti
pubblici, per il pensionamento, per l’assegnazione di sede e la
mobilita’ del personale direttivo e docente della scuola»;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante «Legge quadro per
l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate»;
Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante «Misure
urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per
l’efficienza degli uffici giudiziari» convertito, con modificazioni,
nella legge 11 agosto 2014, n. 114, e in particolare l’art. 25, comma
9, che aggiunge il comma 2-bis dell’art. 20 della predetta legge 5
febbraio 1992, n. 104;
Visto il decreto legislativo del 27 ottobre 2009, n. 150 recante
«Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di
ottimizzazione della produttivita’ del lavoro pubblico e di
efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni»,
Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 6, recante
«Riorganizzazione del Centro di formazione studi (FORMEZ), a norma
dell’art. 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69»;
Visto il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante
«Codice dell’ordinamento militare», e in particolare gli articoli 678
e 1014;
Visto l’art. 37 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111,
concernente «Disposizioni urgenti per la stabilizzazione
finanziaria»;
Visto l’art. 16-octies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221,
recante «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese»;
Visto l’art. 73, comma 14, del decreto-legge 21 giugno 2013, n.
69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98,
concernente «Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia»;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006,
n. 184, concernente il «regolamento recante disciplina in materia di
accesso ai documenti amministrativi»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre
2000, n. 445, recante il «Testo unico delle disposizioni legislative
e regolamentari in materia di documentazione amministrativa»;
Visto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante
«Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e
gli obblighi di pubblicita’, trasparenza e diffusione di informazioni
da parte delle pubbliche amministrazioni»;
Visto il decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196, recante
il «Codice in materia di protezione dei dati personali»;
Visto il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone
fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche’ alla
libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE
(regolamento generale sulla protezione dei dati);
Visto il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante
«Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle
disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali,
nonche’ alla libera circolazione di tali dati e che abroga la
direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)»;
Visto il decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 51, recante
«Attuazione della direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da
parte delle autorita’ competenti a fini di prevenzione, indagine,
accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni
penali, nonche’ alla libera circolazione di tali dati e che abroga la
decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio»;
Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il
«Codice dell’amministrazione digitale»;
Visti i decreti legislativi 9 luglio 2003, n. 215 e n. 216,
recanti, rispettivamente, «Attuazione della direttiva 2000/43/CE per
la parita’ di trattamento delle persone, indipendentemente dalla
razza e dall’origine etnica» e «Attuazione della direttiva 2000/78/CE
per la parita’ di trattamento in materia di occupazione e condizione
di lavoro»;
Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, recante il
«Codice delle pari opportunita’ tra uomo e donna, a norma dell’art. 6
della legge 8 novembre 2005, n. 246»;
Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 5, recante
l’attuazione della direttiva 2006/54/CE relativa al principio delle
pari opportunita’ e della parita’ di trattamento fra uomini e donne
in materia di occupazione e impiego;
Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, recante «Riforma degli
ordinamenti didattici universitari»;
Visto il decreto del Ministro dell’universita’ e della ricerca
scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, concernente il
«regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli
atenei»;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270, concernente «Modifiche al
regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli
atenei, approvato con decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509
del Ministro dell’universita’ e della ricerca scientifica e
tecnologica»;
Visto il decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante
«Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo»,
convertito con legge 4 aprile 2012, n. 35, e successive modifiche ed
integrazioni, e in particolare l’art. 8, concernente l’invio per via
telematica delle domande per la partecipazione a selezioni e concorsi
per l’assunzione nelle pubbliche amministrazioni;
Visto il decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito con
modificazioni dalla legge 18 novembre 2019, n. 133 recante
«Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale
cibernetica e di disciplina dei poteri speciali nei settori di
rilevanza strategica» e, in particolare, l’art. 2, comma 1,
concernente l’assunzione di personale per le esigenze di
funzionamento del Centro di valutazione e certificazione nazionale
(CVCN) e della Presidenza del Consiglio dei ministri;
Vista la nota n. 40817 del 22 novembre 2019 con cui il Ministero
dello sviluppo economico delega alla Commissione Interministeriale
RIPAM l’espletamento della presente procedura concorsuale;
Vista la nota prot. n. 5135 del 3 febbraio 2020 con cui la
Presidenza del Consiglio dei ministri delega alla Commissione
Interministeriale RIPAM l’espletamento della presente procedura
concorsuale;
Vista la nota prot. n. 6355 del 26 febbraio 2020 con la quale il
Ministero dello sviluppo economico rappresenta di volersi avvalere
della facolta’ di deroga all’espletamento della mobilita’ di cui
all’art. 30 del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165 secondo
quanto previsto dall’art. 3, comma 8, della legge 19 giugno 2019, n.
56;
Vista la comunicazione del 28 luglio 2020 con la quale la
Presidenza del Consiglio dei ministri chiede di avvalersi della
deroga di cui all’art. 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.
165, prevista dall’art. 3, comma 8, della legge 19 giugno 2019, n.
56;
Visto il sistema di classificazione dei profili professionali del
personale oggetto del presente bando di concorso;
Espletati gli adempimenti e le procedure di cui all’art. 34-bis
del citato decreto legislativo 165/2001;
Visto il vigente Contratto collettivo nazionale di lavoro
relativo al personale del comparto funzioni centrali;
Delibera:
Art. 1
Posti messi a concorso
1. E’ indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per il
reclutamento di complessive settanta unita’ di personale non
dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, di cui sessanta di Area
III, posizione retributiva F1, da inquadrare nei ruoli del Ministero
dello sviluppo economico e dieci di categoria A, parametro
retributivo F1, da inquadrare dei ruoli della Presidenza del
Consiglio dei ministri nei profili di seguito specificati:
a) profilo funzionario informatico/specialista di settore
scientifico tecnologico (Codice CU/INFO) per complessive
quarantacinque unita’, di cui trentacinque da inquadrare con il
profilo di funzionario informatico nell’Area III – F1 dei ruoli del
Ministero dello sviluppo economico e dieci, di cui una riservata ai
sensi dell’art. 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68, da inquadrare con
il profilo di specialista di settore scientifico tecnologico nella
categoria A – parametro retributivo F1 dei ruoli della Presidenza del
Consiglio dei ministri, in possesso di competenze specifiche in
materia di:
tecniche di programmazione e conoscenza dei linguaggi (Java,
C++, Python, PHP, Javascript);
basi di dati (SQL e NO-SQL);
sistemi operativi (Windows, Linux, Android, IOS);
crittografia applicata (tecniche crittografiche, meccanismi a
chiave);
tecniche di analisi forense;
reti locali: protocolli e protezione;
protocolli di rete (TCP/IP, OSPF, BGP, MPLS, ecc.);
aspetti connessi alla cyber security: tecniche di attacco e
mitigazione;
sicurezza in ambito 5G, IoT ed automazione e controllo
industriale (es. Scada);
sicurezza in ambito cloud;
metodologie e strumenti di vulnerability assessment e
penetration testing a livello di componenti e sistemi ICT;
conoscenza della normativa in materia di sicurezza
informatica e di protezione dei dati personali;
conoscenza della lingua inglese;
b) profilo funzionario tecnico (Codice CU/ELET) per complessive
quindici unita’ con competenze in ambito elettronico, da inquadrare
nell’Area III – F1 dei ruoli del Ministero dello sviluppo economico,
in possesso di competenze specifiche in materia di:
conoscenza di base nel campo delle tecnologie elettroniche;
analisi di circuiti integrati digitali e/o analogici sia dal
punto di vista funzionale e sia topografico;
architettura dei processori;
strumentazione elettronica di test e tecniche di misura;
conoscenza di base sulla microscopia elettronica;
conoscenza della normativa in materia di sicurezza
informatica e di protezione dei dati personali;
conoscenza della lingua inglese.
c) profilo funzionario tecnico (Codice CU/TELE) per complessive
n. 10 (dieci) unita’ con competenze in ambito di telecomunicazioni,
da inquadrare nell’Area III – F1 dei ruoli del Ministero dello
sviluppo economico, in possesso di competenze specifiche in materia
di:
reti di telecomunicazioni e protocolli (UMTS/LTE/5G);
principali standard di comunicazioni radio (GSM, UMTS, LTE);
reti radiomobili di nuova generazione: Cloud RAN, Small Cell,
NFV (Network Function Virtualization), SDN (Software Defined
Network), Heterogeneous Networks (Het Net), Mobile Edge Computing;
linguaggi di programmazione ad alto livello ai fini del
controllo e configurazione dell’infrastruttura di rete. Protocolli
per sistemi di commutazione a pacchetto (OSPF, BGP, MPLS, Open Flow);
fondamenti di linguaggi di programmazione ad oggetti (C++,
Java, Python, Javascript);
architetture logiche end-to-end per le reti 4G e 5G;
specifiche 3GPP per la RAN 4G e 5G;
architetture di rete Core (PC/EPC) e RAN (3G: nodeB, RNC; 4G:
enodeB);
interazioni RAN e Core Network;
tecniche cloud e SDN/NFV;
reti locali, protocolli e protezione;
protocolli di rete (TCP/IP, OSPF, BGP, MPLS, ecc);
aspetti connessi alla cybersecurity: tecniche di attacco e
mitigazione;
sicurezza in ambito 5G, IoT ed automazione e controllo
industriale (es. Scada);
sicurezza in ambito Cloud;
conoscenza della normativa in materia di sicurezza
informatica e di protezione dei dati personali;
conoscenza della lingua inglese.
2. Ai sensi degli articoli 678 e 1014 del decreto legislativo 15
marzo 2010, n. 66, il trenta per cento dei posti e’ riservato ai
volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate
congedati senza demerito ovvero durante il periodo di rafferma, ai
volontari in servizio permanente, nonche’ agli ufficiali di
complemento in ferma biennale e agli ufficiali in ferma prefissata
che hanno completato senza demerito la ferma contratta, ove in
possesso dei requisiti previsti dal bando.
3. Le riserve di legge, in applicazione della normativa vigente,
nonche’ i titoli di preferenza sono valutati esclusivamente all’atto
della formulazione delle graduatorie finali di merito di cui al
successivo art. 11, nel limite massimo del cinquanta per cento dei
posti relativi a ciascun profilo.
Fonte: Gazzetta Ufficiale