Attualità

Relazione sulla riapertura di Via del Mandrione da parte del CdQ Casilina Vecchia Mandrione

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Relazione sulla riapertura di Via del Mandrione da parte del CdQ Casilina Vecchia Mandrione

Relazione sulla riapertura di Via del Mandrione da parte del CdQ Casilina Vecchia Mandrione:

A seguito della comunicazione sui social da parte di una Consigliera del Comune di Roma in data 22 settembre 2020 https://www.facebook.com/1335803853112239/posts/5037714056254515/ci corre l’obbligo di precisare e raffermare con forza la nostra posizione di cittadini residenti nel territorio, che peraltro coincide con le istanze di tutela del patrimonio storico, artistico, e ambientale, che sono beni comuni. Per le medesime istanze hanno già espresso parere favorevole e concorde con noi il Governo del Municipio Roma VII, vedi anche intervento documentato su https://www.facebook.com/watch/?v=1023383858126806

In breve elenchiamo di seguito i punti per i quali secondo lo scrivente Comitato di Quartiere non è possibile ripristinare la viabilità su Via del Mandrione nelle modalità antecedenti la chiusura causa sgrottamenti avvenuta nel febbraio 2018. Legislativo: In una azione legislativa di tutele crescenti verso via del Mandrione, l’ambito B9 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore 2008 vigente riporta i seguenti obiettivi: a) Recupero del tessuto esistente, solo ed esclusivamente laddove sia compatibile con le esigenze di tutela dei monumentiantichi.b) Ridefnizione dei percorsi limitando l’attraversamento di via del Mandrione ai residenti incentivandone l’uso pedonale e ciclabile, e ricucendo con progetto mirato la via del Mandrione al percorso monumentale degli acquedotti, fino al Quadraro e a Porta Maggiore.c) Interventi di valorizzazione e recupero delle preesistenze archeologiche e dei tracciati storici attraverso la demolizionedelle aggiunte e delle superfetazioni che si addossano all’Acquedotto e l’attrezzamento degli spazi aperti per una fruibilità pedonale.d) Riqualificazione dei margini della sede ferroviaria a contatto con il costruito. Tutele con andamento crescente, confermato anche dalla recente inclusione di via del Mandrione nel Parco Regionale dell’Appia Antica. Impensabile quindi che possa essere ripristinata la vecchia viabilità.

Sicurezza: L’intervento di ripristino conseguente alle segnalazioni di Banca d’Italia e alla relazione di Roma Sotterranea srl di febbraio 2018 http://www.romasotterranea.it/curriculum.htmlnon valuta l’effettiva diffusione delle cavità, che si estendono sotto tutta via del Mandrione e zone limitrofe: via delle Cave, la Certosa, via Filarete, linea ferroviaria Roma Formia, etc. Intervenire su un breve tratto e riaprire la via al traffico veicolare anche pesante potrebbe essere un errore gravissimo perché la presenza delle cavità fa presupporre la possibilità che i fenomeni di sgrottamento possano ripetersi in altri punti. Non ci risultano ad oggi ulteriori indagini nel territorio circostante e a detta di Roma Sotterranea srl le cavità sono di recente deposito. Il traffico andrebbe anzi limitato quanto più possibile, riducendo il transito dei mezzi pesanti di grosse dimensioni a uso delle attività commerciali da via della Marrana, tenuto conto dei danni già causati in precedenza alle arcate di accesso dell’Acquedotto Felice dagli stessi. Ricordiamo che via del Mandrione per la sua conformazione è una strada assimilabile alla categoria F del Codice della Strada (strade locali al servizio dei residenti) e che è una strada di ampiezza limitata completamente priva di marciapiedi e/o parapedonali: anche la pedonabilità sulla contigua via Casilina Vecchia sarebbe compromessa dall’aumento del traffco veicolare, in modo particolare nel tratto dei due piccoli ponti ferroviari.

Ambiente: La ricaduta positiva della parziale chiusura di via del Mandrione in questi due anni e mezzo, ha prodotto un notevole miglioramento della qualità dell’aria: le percentuali di biossido di azoto si sono dimezzate rientrando quasi nei limiti di legge.

I rilevamenti sono stati effettuati da questo CdQ in collaborazione con Cittadini per l’aria, Salvaiciclisti Roma e presentati in Campidoglio alla Sindaca Raggi https://www.cittadiniperlaria.org/no2-no-grazie-roma-2020/Conclusione: Già prima della scoperta delle cavità sotterranee era stato discusso, condiviso e approvato il progetto di nuova viabilità su via del Mandrione tra i cittadini, il Municipio, i Vigili Urbani, d’intesa con il Dipartimento Viabilità di Roma, inclusi i progetti di Bilancio Partecipativo del Municipio VII.

LEGGI ANCHE – Ruba soldi a una donna in un bar sulla Casilina e lei e il fidanzato vengono aggrediti a Torre Angela, sotto casa del ladro

Ci aspetteremmo invece dall’Amministrazione Comunale centrale una maggiore progettualità sulle infrastrutture primarie (via del Mandrione oggi, nel 2020, è priva di rete fognaria), sulla valorizzazione del patrimonio storico artistico, sulla tutela della salute e la sicurezza dei cittadini e il recupero delle aree delle ex baracche, per le quali l’ultimo intervento di risanamento è stato, negli anni ’80, ad opera del Sindaco Luigi Petroselli.

Comitato di Quartiere Casilina Vecchia Mandrione

Foto di repertorio