È di ieri sera la notizia di un’aggressione a danno di un agente della Polizia Locale di Roma da parte di un tossicodipendente, presunto positivo all’Hiv, accaduta all’interno del pronto soccorso del San Giovanni, per cui ora è sottoposto a profilassi.
La nota del Sindacato UGL-PL Roma
“Non possiamo abbassare la guardia sui tanti rischi che si corrono nell’espletamento del servizio e che non riguarda solo la pandemia da coronavirus” tuona Sergio Fabrizi, Segretario Provinciale di Roma della Ugl.
“Nella circostanza il collega si è trovato in un contesto ad altissimo rischio, così come lo sono tutti i colleghi e colleghe, ad affrontare un esagitato che comporta un’inevitabile contatto fisico in questo periodo di contagio biologico, ma, appunto, non solo perché poi un graffio, uno schizzo di sangue, uno sputo può comportare ben altri e noti rischi” – prosegue il sindacalista.
Il coordinatore romano della Ugl-Pl, Marco Milani, va giù ancora più pesante con le considerazioni “Anche col nuovo Dpcm, ma già anche dalla direttiva del Mnistero dell’Interno, la Polizia Locale continua ad essere chiamata in prima linea per i controlli delle misure anti-Covid ponendola allo stesso piano di intervento delle altre Forze dell’ordine e militari.
LEGGI ANCHE – Roma. In corso l’operazione Stanley: arresti e perquisizioni tra Montesacro, Primavalle, Portuense, Casalotti e Fiumicino (AGGIORNATO)
Peccato che le tutele continuino ad essere minori ed ancora, a Roma, non si è visto nemmeno un centesimo da marzo della promessa indennità di O.P.” In queste condizioni stiamo valutando la sospensione dei servizi a rischio richiesti, concludono dal sindacato dei caschi bianchi.