Le indagini degli agenti della Polizia di Stato sono iniziate, nei primi giorni di ottobre, in seguito alla denuncia sporta dai dipendenti dell’A.T.A.C. presso gli uffici del commissariato Appio, diretto da Pamela De Giorgi.
Ecco cosa è successo
Il personale di questa azienda, che svolge servizio presso le stazioni metropolitane della linea A lungo la tratta Arco di Travertino/Giulio Agricola, ha dichiarato che, dalla fine di Agosto, erano stati rubati ben 8 defibrillatori, del valore di circa 2.000 euro ciascuno, presenti nell’atrio di stazione interno ai tornelli e custoditi in una teca chiusa con un sigillo ma facilmente apribile per agevolare eventuali soccorsi.
Immediatamente gli investigatori, grazie alla fattiva collaborazione di personale di sicurezza della “Security Atac S.p.A.” che si occupa della vigilanza delle stazioni metro, hanno acquisito e visionato le riprese delle telecamere di videosorveglianza constatando che i furti erano avvenuti ad opera di un uomo e di una donna: i due, dopo aver rimosso il sigillo in plastica delle teche, avevano di volta in volta rubato i defibrillatori nascondendoli sempre all’interno di uno zaino.
Individuati e pedinati i ladri, i poliziotti sono riusciti ad arrivare al loro domicilio di fortuna, una ex falegnameria in disuso: qui sono stati trovati un defibrillatore rubato il 12 ottobre presso la stazione metro Porta Furba, gli abiti indossati durante il compimento dei reati, lo zaino nel quale era stata nascosta la merce sottratta, un telefonino ed una carta prepagata utilizzati per i contatti con gli acquirenti dei defibrillatori venduti tramite un sito on line.
Un compratore è stato già individuato e denunciato per ricettazione mentre proseguono le indagini, su tutto il territorio nazionale, per il rintraccio degli altri acquirenti ed il recupero di tutti i defibrillatori rubati.
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G.T. e M.C., rispettivamente di 30 e 27 anni, entrambi di origine campana, sono stati sottoposti a fermo per furto aggravato in concorso: l’Autorità Giudiziaria ha poi convalidato la misura precautelare disponendo, a carico dei due, l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e il divieto di dimora nel comune di Roma.