Si sa, un buon CV può cambiare la tua vita; dopotutto, è la prima cosa che ogni datore di lavoro leggerà di te!
Cos’è un CV?
CV è l’abbreviazione di “Curriculum Vitae”, una frase latina che si traduce approssimativamente con “corso della vita”; è un documento che riassume le principali conquiste professionali della tua vita.
CV vs. RESUME : qual è la differenza?
Se stai facendo domanda per lavorare in un’azienda in Europa, il CV e il resume sono la stessa cosa. Tuttavia, se ti stai candidando per un’opportunità negli Stati Uniti, allora la parola CV ha un significato ben diverso da quello di resume.
Mentre il resume è quello da noi comunemente chiamato curriculum, il CV negli Stati Uniti si riferisce a un documento che descrive in dettaglio tutta la tua carriera ed esperienza accademica maturata finora: dai certificati ai i riconoscimenti alle iscrizioni, dai discorsi alle conferenze sino alle pubblicazioni. Questo tipo di documento, di solito, è abbastanza lungo e può superare anche le 5 pagine: lo scopo è quello di mostrare la tua autorevolezza all’interno di un particolare settore.
Qualunque tipologia di curriculum tu stia scrivendo, in questo articolo troverai i 5 consigli principali per farlo al meglio.
#1 Analizza altri CV del tuo settore
Non esistono regole ufficiali su cosa includere in un CV: sta dunque a chi lo invia l’onere di capire quali sono le parti importanti da includere.
In generale, questo documento dovrebbe coprire tutto ciò che ti rende diverso e forte nel settore a cui ti stai candidando: dare un’occhiata a uno o due esempi di curriculum vitae di candidati del tuo settore per aggiustare il tiro potrebbe essere un ottimo inizio.
#2 Personalizzalo per ogni opportunità
Un CV è un documento che include tutti i tuoi risultati all’interno di un settore di competenza. La sua scrittura richiede così tanto tempo che può essere allettante riciclare lo stesso per ogni candidatura.
Tuttavia, ogni opportunità lavorativa richiede che i candidati mostrino competenze leggermente diverse. È importante quindi modificare le descrizioni sotto le posizioni lavorative o i titoli di studio per mostrare perché sei il candidato perfetto per questa particolare opportunità. Ad esempio, Se sei un accademico che si candida per un posto di insegnante, focalizzati di più sulle tue esperienze di insegnamento che sulle tue esperienze di ricerca.
#3 Impara il gergo
Scrivere un CV in inglese è particolarmente difficile per i non madrelingua inglesi poiché il linguaggio da utilizzare non è proprio lo stesso dell’inglese standard.
In linea generale dovresti:
- Evitare l’uso di tutti i pronomi.
- Iniziare le frasi con i verbi d’azione.
- Evitare aggettivi non necessari.
L’idea è quella di descrivere le tue conquiste col minimo delle parole necessarie. Se puoi, affidati a fatti e cifre per vendere la tua esperienza, piuttosto che descriverla.
Ad esempio, se di solito descriveresti una tua esperienza lavorativa così:
“Ho diretto un team di cinquanta archeologi in un importante scavo appena fuori dalla città di Roma. Qui abbiamo scoperto dei vasi risalenti all’impero romano, di cui non c’era traccia in precedenza.”
Adesso la dovresti descrivere così:
“Diretto una squadra di cinquanta archeologi in uno scavo vicino alla città di Roma. Abbiamo scoperto i resti risalenti all’impero romano, prima sconosciuti.”
#4 Controlla più volte che la formattazione sia coerente
Una delle (molte) cose imbarazzanti dello scrivere un CV? Non esiste un insieme universale di regole di formattazione, ma se non formatti allo stesso modo tutto il documento questo sembrerà molto strano.
Ad esempio, se imposti una delle sottovoci in grassetto, dovresti assicurarti che anche tutte le altre sottovoci siano in grassetto – anche se non c’è una regola ufficiale che dica che devi farlo!
Stabilire e rispettare le proprie regole di formattazione può essere difficile, quindi è una buona idea basare il proprio CV su un modello (l’importante è che il tutto sia riassunto in massimo 1-2 pagine).
Ecco qui alcune accortezze a cui devi fare attenzione:
- Hai messo il punto alla fine di tutti gli elenchi?
- Hai scritto solo la città dei precedenti datori di lavoro, o la città e il paese?
- Hai scritto tutti i numeri sotto forma di parole (ad esempio uno, due) o come cifre (ad esempio 1, 2)?
- Le sottovoci hanno tutte la stessa fontsize?
- Le date sono tutte scritte come Jan”, “Feb”, “Mar” o sono estese?
- Gli elenchi sono tutti allineati sulla pagina?
Molti trovano difficile individuare errori di coerenza nel proprio lavoro. Consiglio è quello di provare a scrivere la prima bozza di CV, per poi ricontrollarla dopo uno o più giorni: quasi sicuramente vedrai degli errori che ti erano sfuggiti; se invece non hai tanto tempo chiedi ad un amico o a un collega di controllarlo per te.
#5 Farlo correggere da un madrelingua
Anche se sei estremamente sicuro di te stesso in inglese, dovresti sempre chiedere a un madrelingua di correggere il tuo CV.
Un madrelingua inglese sarà in grado di aiutarti attraverso le strane regole del “CV speak”. Individuerà anche i fattori determinanti mancanti – ossia quelle fastidiose paroline che sono difficili da usare correttamente ogni volta.
Non sai a chi chiedere di correggere il tuo CV? Prenota una lezione con un tutor di Preply. Saranno lieti di perfezionarlo con te. Questa è una rara occasione in cui l’attenzione ai dettagli può fare la differenza tra successo e fallimento, quindi vale la pena fare tutto il possibile per renderlo perfetto!