Politica

Lariano, le decisioni prese durante l’ultimo Consiglio Comunale

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Lariano- nell’ambito dell’ultima seduta consiliare In merito alla realizzazione del piano degli insediamenti produttivi

Il consiglio comunale ha votato un ordine del giorno all’unanimità che impegna il consiglio a convocare l’apposita commissione consiliare allargata ai capigruppo per effettuare tutte le verifiche necessarie

Durante l’ultima assise consiliare a Lariano si è discusso anche di urbanistica e in specie del piano degli insediamenti produttivi con una mozione presentata dal consigliere di Più Lariano, Emiliano Astolfi il quale ha chiesto delucidazioni circa tale piano urbanistico e con il punto che si è infine trasformato in un ordine del giorno condiviso dall’intero consiglio comunale. La risposta dell’assessore all’urbanistica Sergio Bartoli:” Il Piano degli insediamenti produttivi in zona sita in via Napoli è uno strumento attuativo pianificato urbanisticamente dal vigente Piano Regolatore Generale. La legislazione urbanistica statale e regionale prevede per i Comuni la necessità di dare attuazione ai Piani urbanistici ove collegare attività di tipo industriale o artigianale al fine di favorire nel miglior modo uno sviluppo imprenditoriale ed economico armonico con il livello locale. I Piani redatti nella forma di legge beneficiano di contributi regionali per l’acquisizione delle aree necessarie e per la realizzazione di infrastrutture di servizio. La Regione Lazio concede agevolazioni finanziarie per la realizzazione di infrastrutture e di aree attrezzate per insediamenti industriali attraverso l’applicazione di due leggi regionali, la legge regionale n. 60 del 22 settembre 1978 di cui possono beneficiare i Comuni e i Consorzi, e la legge regionale la legge regionale n. 7 del 21 gennaio 1988 che prevede la concessione di contributi in conto capitale a Consorzi costituiti in forma di società che cooperavano tra imprese, industrie o artigiani. Il Piano di insediamento produttivo previsto dal Piano Regolatore Generale in zona via Napoli prevede tre diverse zonizzazioni: la zona 1 (nuovi insediamenti) – parliamo di circa 56 ettari di terreno – la zona 2 (ristrutturazione insediamenti esistenti) e la zona 3 (zona fiere e circhi)”. L’assessore Bartoli ha poi parlato di tutte le vicende di tale strumento dal 2003 con l’individuazione dell’allora amministrazione di tecnici per la redazione del piano con un incarico di euro 80.000, con tutto un iter che si è pero interrotto nel 2012. Nel suo intervento l’assessore ha infine precisato che:”  L’attuale Amministrazione ha intrapreso sin dal suo insediamento, mediante l’attività dell’Area urbanistica, gli studi necessari per poter formulare indirizzi e linee guida per una riformulazione del Piano attuativo da approntare in breve tempo alla luce delle nuove normative e procedure di carattere ambientale molto più attente al rispetto del territorio e dei mutamenti del mercato che ha subìto profondi cambiamenti e che un’attenta Amministrazione deve recepire e interpretare. Uno sviluppo nel 2003, 2004, 2005 e 2006 aveva una grande valenza perché l’economia in quel momento era esplosiva, oggi, invece, con la grande crisi che colpisce tutti da qualche anno a questa parte, chiaramente tutto deve essere visto con un occhio completamente diverso. A tal fine, nel giugno del 2015, con delibera di Giunta comunale numero 81 del 26.06.2015, l’Amministrazione recepisce l’avviso pubblico della Città metropolitana di Roma per la presentazione di progetti strategici e di sviluppo economico e si associa con il Comune di Artena per la richiesta di fondi atti a sviluppare, in sinergia, progetti relativi a insediamenti produttivi in ambito di territorio contermini. Pertanto, l’Amministrazione si impegna a revisionare il Piano attuativo avendo dato mandato al responsabile del Settore 8 (Governo del territorio) al fine di rispondere, in tempi brevi, alle esigenze degli operatori economici. Tutto questo lo stiamo cercando di fare con le nostre forze amministrative, senza spendere altri soldi con professionisti. Questa attività si inquadra, inoltre, nel progetto di sviluppo e di utilizzo ecocompatibile dei boschi denominata “filiera del legno”, in corso di sviluppo e consistente nella progettazione di un intervento integrato che gestisca ed utilizzi le risorse del bosco con una serie di iniziative di varie attività artigianali e quant’altro, cercando di mirare a un triplice obiettivo: tutela dell’ambiente, sviluppo economico del territorio e sviluppo occupazionale.. Nella prima occasione che ci si è presentata per poter accedere a fondi regionali, ci siamo attivati con il Comune confinante, che è Artena, cercando di dare maggiore indirizzo a quello che potrebbe essere uno sviluppo artigianale, industriale, alberghiero e quant’altro”. Il sindaco Maurizio Caliciotti nel suo intervento dopo aver accennato alle vicende dal 2002 su tale piano ha affermato:” Per serietà nei confronti di tutti, cogliendo l’opportunità che emerge stasera da questa mozione intelligente e condivisa, troviamo un modo serio e corretto per vedere cosa è successo e capire perché si è fermato. Anche se il Piano si fermò, 80.000 euro furono dati ai professionisti. Possiamo recuperare quel lavoro? Se quel lavoro possiamo recuperarlo, va bene. Diversamente, la situazione sarebbe simile a quella dei Piani di recupero, che prevedono i comparti. Dopo le ferie di agosto, do incarico di convocare un incontro con il responsabile dell’urbanistica. Guarderemo tutta la documentazione, cercheremo di individuare il responsabile e vedremo in che modo tentare di recuperare dei tempi morti, se questi possono essere recuperati. In assenza di una pianificazione e di una copertura di spesa, fare il Piano degli insediamenti produttivi non so dove ci possa portare. Ho altra esperienza per altre ragioni. Lo dice anche l’ufficio: i professionisti non hanno potuto allegare allo studio che hanno fatto né il Piano particellare né le somme che servivano per l’esproprio. Quindi, il motivo vero per cui si è bloccato è esattamente il fatto che non si chiudeva. Tu non potevi approvare qualcosa e non avere le coperture. Come vedete, il discorso è questo. Questa è la mia interpretazione. Vi è la disponibilità a valutare insieme non un ordine del giorno che impegni a dare l’incarico, ma un ordine del giorno che impegni il Consiglio comunale tutto, con i Capigruppo, a individuare una comune strada da seguire”. Si sono susseguiti vari interventi dei vari gruppi consiliari e dopo l’ampia discussione si è votato all’unanimità un ordine del giorno, di cui ha dato lettura il capogruppo della maggioranza assessore Gianni Santilli, con il quale”Il Consiglio comunale ritiene i Piani di insediamento produttivo indispensabili e fondamentali per lo sviluppo economico del paese. Si impegna l’Amministrazione comunale a convocare la competente Commissione, allargata ai Capigruppo, per verificare le reali necessità al fine di una concreta realizzazione».

Alessandro De Angelis