Giacomo è un ragazzo di 20 anni sorridente e con una grande voglia di vivere. Anche in questo periodo, con la pandemia da Covid-19 in corso, non ha rinunciato alla sua libertà e ai suoi momenti di spensieratezza. Grazie alla Fondazione Roma Litorale, con il servizio Saish, aiuta la sua famiglia anche in questo momento di difficoltà. In totale sicurezza esce a fare la spesa, porta a spasso Brenda e Luna, i suoi adorati cani, continuando il suo percorso di inclusione nella società.
“Il servizio Saish che svolgiamo in convenzione con il Comune di Roma – spiega Stefano Galloni, direttore generale della Fondazione Roma Litorale, vincitrice del premio come miglior assistenza domiciliare d’Italia nel 2019 – permette a ragazzi come Giacomo, in totale sicurezza, di continuare a essere inclusi nella società, non isolarsi e non perdere quelle autonomie faticosamente acquisite negli anni. È importantissimo soprattutto oggi, con una pandemia da Covid ancora in corso. Ogni giorno 50 operatori della Fondazione seguono oltre 100 ragazzi e le loro famiglie. I progetti sono individualizzati e personalizzati, in base desideri e ai percorsi di vita. Il fulcro delle attività è permettere loro di far parte sempre di più della vita del loro quartiere e della loro città ma anche essere di supporto alle famiglie nel disbrigo delle piccole difficoltà quotidiane. Naturalmente la sicurezza è alla base, soprattutto in questo periodo, per garantire il diritto alla salute dei nostri operatori e quello dei ragazzi”.
“È un periodo pesante per tutti, soprattutto per i ragazzi con disabilità che rischiano un isolamento ancora più stringente di quello che già vivono normalmente – dice Monika, mamma di Giacomo -. La fine dell’esperienza scolastica è molto difficile. Si passa da una quotidianità fatta di rapporti e inclusione con i compagni a una in cui i rapporti sono solo con i propri genitori e fratelli e le attività diventano sporadiche. Alla lunga si perdono tutti i progressi fatti negli anni precedenti. Grazie alla Fondazione Roma Litorale, con il servizio Saish, invece Giacomo ha trovato un modo per tornare a vivere, soprattutto oggi con la pandemia da Coronavirus. Con gli operatori della Fondazione esce, mi aiuta nelle faccende domestiche facendo la spesa, acquistando medicine o quello che serve, portando fuori i suoi adorati Brenda e Luna.
Per lui è molto importante, si sente incluso, utile in qualche maniera. Con i ragazzi della Fondazione si è integrato molto bene, sono giovani e quindi riesce a interagire come fossero degli amici. Per noi familiari è una boccata d’ossigeno. La nostra vita, come naturale che sia, diventa incentrata esclusivamente sui bisogni di Giacomo e quindi anche andare dal parrucchiere o dall’estetista diventa un’impresa. Oggi invece ci riusciamo”.