Come proposito per il nuovo anno, la presidente Piera Rosati chiede ai politici di ogni schieramento di impegnarsi finalmente a riformare il Codice Penale per garantire una vera tutela degli animali, richiesta a gran voce ormai da troppi anni. Le leggi attuali non sono sufficienti e devono essere modificate per fare giustizia.
L’appello
Un altro anno è finito, un altro anno che ha visto – tra le tante tragedie del 2020 – ancora tantissimi casi di animali abbandonati, torturati, maltrattati, uccisi. Animali vittime di persone senza cuore e senza scrupoli, persone che dovevano essere di famiglia e invece si sono rivelate aguzzini spietati. Oppure persone totalmente sconosciute che hanno deciso di sfogare le proprie frustrazioni e la propria malvagità su creature indifese che hanno avuto la sfortuna di trovarle sulla propria strada.
“Non è davvero più possibile assistere a queste stragi e dover combattere con le armi spuntate”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Sì, le armi a nostra disposizione sono decisamente spuntate perché – nonostante le centinaia di denunce e di processi che seguiamo ogni anno – le leggi di cui è attualmente dotato il nostro Stato non sono affatto sufficienti a garantire una vera tutela degli animali. Innanzitutto, a livello legale, gli animali sono ancora considerati degli oggetti e non degli esseri senzienti. In secondo luogo, perché comunque tra riti abbreviati, sospensioni della pena e messa alla prova quasi nessuno sconta realmente nemmeno un giorno di prigione”.
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“Mi appello quindi a tutti gli esponenti politici affinché, come proposito per il nuovo anno, si impegnino finalmente a riformare a fondo il nostro Codice Penale in modo che gli animali siano finalmente tutelati e chi li maltratta o li uccide sia finalmente punito come è giusto. Non chiediamo vendetta, chiediamo giustizia. Ad oggi, chi uccide un animale non è nemmeno sottoposto a fermo o arresto e può tranquillamente continuare a uccidere indisturbato anche se è già denunciato e ci sono prove inconfutabili”, continua Rosati.
LNDC ha lanciato una petizione dal titolo #sonoqualcunononqualcosa per chiedere, tra le altre cose, di punire con pene severe chi uccide o maltratta gli animali, con aggravanti per efferatezza, sevizie e sadismo, di introdurre il reato di strage di animali e di rendere impossibile, per chi viene condannato, di continuare a detenere animali.
Foto di repertorio