La neve a Roma e a Frosinone fa sempre notizia, anche prima che arrivi; anzi, molto prima. Ci si scomoda anche con dieci giorni di anticipo, non appena sulle app dei telefonini compaiono gli asterischi dei fiocchi sotto la voce della Capitale. Il giornalismo, si sa, segue le proprie regole; del resto, c’è da ottemperare alle domande della collettività.
Neve a Roma e Frosinone nel mese di gennaio 2021. Il parere dell’esperto
Succede così che l’interrogativo impellente di queste ultime ore necessiti di risposte pronte. Noi di Casilina News siamo andati a chiedere lumi nella redazione di Meteoreport, che da anni collabora con la nostra testata. Passiamo così il microfono all’Ing. Stefano Starace, opinionista meteo e divulgatore ambientale.
Proviamo a sfatare un mito
«Nevicherà a Roma? Beh, prima o poi sì!» esordisce sorridendo.
«Ironia a parte, sfatiamo un mito: a Roma nevica più spesso di quanto si immagini. Tanto per dire: dall’anno Duemila ad oggi sono state almeno 7 le occasioni in cui si sono visti fiocchi bianchi scendere dal cielo; di queste, ben 3 hanno provocato accumuli al suolo».
Il prossimo fine settimana in molti prevedono neve: è così?
«Molto probabilmente no. Ma attenzione: con questo non intendo sbugiardare le altre fonti di informazione, in quanto fino a pochi giorni fa i principali modelli matematici di previsione inquadravano un’evoluzione atmosferica che avrebbe potuto portare neve sulla Capitale. Ma, come spesso avviene, con gli aggiornamenti successivi i modelli hanno corretto il tiro e le probabilità al momento risultano molto ridotte».
Insomma, si vive alla giornata… Che attendibilità ha quindi una previsione a lungo termine?
«Bassa, anzi molto bassa. Qualsiasi previsione meteorologica ha un’affidabilità che dopo i 2-3 giorni tende a decadere molto rapidamente, e verso i 10 lascia il campo al mondo delle ipotesi. Ovviamente, ogni situazione è una storia a sé: ci sono evoluzioni che si riescono a inquadrare a grandi linee con 5-7 giorni di anticipo, ma quelle che portano la neve a Roma non figurano tra queste. Ci sono troppe variabili che si devono incasellare affinché i fiocchi imbianchino le pianure del Lazio, e prevedere uno scenario del genere con un buon margine di probabilità prima di 48-72 ore è francamente impossibile».
Quale iter dovrebbe allora seguire il cittadino per rimanere aggiornato sugli sviluppi di una previsione sul lungo periodo, visto che questa può mutare di giorno in giorno?
«Il suggerimento è molto semplice: seguire i bollettini ufficiali e, in caso di eventi fenomenologicamente importanti, informarsi sul sito della Protezione Civile dove sono riportate le diverse tipologie di allerta. Bisogna però sempre ricordare che anche una previsione molto accurata e prossima all’evento può essere affetta da errori. La meteorologia è una scienza esatta, ma poiché si occupa di prevedere sistemi molto complessi e non lineari gli errori non possono considerarsi esclusi».
Che tempo dobbiamo quindi attenderci per questa settimana?
«Si metteranno in moto correnti fredde dai quadranti nord-orientali in un contesto di pressione alta e livellata. Rispetto alla settimana precedente, caratterizzata da pioggia e neve, vivremo una fase più asciutta, con prevalenza di sole. Farà ancora piuttosto freddo, specie al mattino e nelle zone interne. Un’accentuazione dei rigori invernali la avvertiremo nel weekend, quando saremo marginalmente interessati dalla colata gelida che investirà tutto l’Est Europeo. Sarà in sintesi una settimana pienamente invernale, abbastanza fredda ma con poche precipitazioni».
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Insomma niente neve… L’ipotesi di vedere il Colosseo imbiancato rimane in essere per il mese di gennaio?
«Oltre i 4-5 giorni è davvero difficile fare previsioni. Quello che possiamo dire è che, a causa di un forte riscaldamento nella stratosfera, una massa di aria gelida di estrazione polare potrebbe puntare verso meridione. Se investirà l’Italia è presto per dirlo; ma, in quel caso, di certo tornerà di moda il tormentone sulla neve capitolina».