Il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci risponde alle domande del Comitato di Quartiere Roma Due pubblicate in questi giorni dalla stampa locale in merito all’impianto biogas di Cogea.
Che tipo di opposizione tecnico-legale stanno facendo gli avvocati del Comune di Pomezia dinnanzi al Tar del Lazio c/o Cogea?
Sindaco Fucci: “Come è noto, il Comune di Pomezia si è costituito a novembre 2015 nel ricorso dinanzi al Tar del Lazio avanzato da Cogea, ma non è ancora stata fissata la prima udienza. Nel momento in cui il Tar fisserà l’udienza produrremo i nostri atti e ne discuteremo in tribunale. Fino ad allora non si potrà trovare nulla sul sito del Tar del Lazio, perché la controversia è ferma ai tempi giudiziari”.
A che punto è la stesura del R.I.R. da parte dei tecnici del Comune?
Sindaco Fucci: “Il R.I.R. è in fase di completamento. E’ importante specificare, per darne massima comprensione, che il R.I.R. è un elaborato tecnico per il rischio di incidenti rilevanti che si basa sulle osservazioni, di natura strettamente tecnica in materia di sicurezza, del Comitato tecnico regionale composto da Protezione Civili e Vigili del Fuoco”.
Perché ad oggi non è stata minimamente presa in considerazione la richiesta avanzata da comitati e associazioni, circa il vincolo indiretto su Tor Maggiore?
Sindaco Fucci: “Questo non è assolutamente vero. Comitati e associazioni sanno perfettamente che la richiesta è stata accolta e comunicata ai tecnici che si stanno occupando della redazione del nuovo PRG. Ad oggi sono in corso tutte le verifiche necessarie per valutare l’introduzione del vincolo indiretto su Tor Maggiore nel Piano Regolatore Generale che verrà approvato prossimamente. L’Amministrazione lo ha comunicato in diverse occasioni alle associazioni promotrici”.
Sta agendo in “ogni modo possibile” per evitare l’impianto, come dichiarato alla manifestazione di novembre 2015? Se si, in che modo? Chiediamo questo perché, andando sul sito del Tar Lazio e ricercando le carte della controversia col numero 13070/2015, con stupore notiamo che oltre all’atto di costituzione depositato dagli Avvocati del Comune di Pomezia, non vi è null’altro. Il Comune di Pomezia dal novembre 2015, non ha prodotto nessun documento ufficiale in cui si oppone in sede giudiziaria: una memoria difensiva, una perizia tecnica nulla di nulla. Il silenzio assoluto.
Sindaco Fucci: “Come già detto, presenteremo tutti gli atti giudiziari necessari in tribunale quando saremo convocati per la prima udienza. Stiamo inoltre valutando il ricorso al Tar contro la determina regionale del 9 agosto scorso che rilascia la verifica di ottemperanza al progetto. Ad oggi le azioni messe in campo dall’Amministrazione sono note e sono state sempre condivise con i comitati, le associazioni e i cittadini. La nostra Amministrazione si è mossa fin da subito per contrastare l’impianto in questione: il Consiglio comunale si è espresso ben due volte, a ottobre 2014 e a settembre 2015, contro la realizzazione dell’impianto. Io ho personalmente richiesto audizione presso la Commissione regionale dedicata in cui ho chiesto di non procedere alla conclusione favorevole dell’iter di approvazione e al rilascio della compatibilità ambientale. Il 7 novembre 2015 abbiamo manifestato per le vie del quartiere insieme alla cittadinanza e il 24 novembre 2015 il Movimento 5 Stelle di Pomezia era sotto la sede della Regione Lazio per dire NO all’impianto. In quell’occasione abbiamo invitato tutti i Sindaci del territorio e tutte le associazioni a far sentire la propria voce: non ricordo di aver visto i rappresentanti del Comitato di Quartiere e delle associazioni che oggi ci accusano di non fare niente. Io sono disponibile a tornare ancora una volta in Regione, insieme a loro, a manifestare la ferma contrarietà di Pomezia al progetto Cogea”.
“Sostenere che non facciamo nulla per contrastare l’impianto – conclude il Primo Cittadino – significa non riconoscere l’impegno dell’Amministrazione nella tutela del territorio e della salute cittadina. La Regione Lazio conosce bene la posizione contraria delle Amministrazioni e dei cittadini del territorio, ma sembra voler andare avanti. Noi ribadiamo la ferma contrarietà al progetto e, pur non avendo potere decisionale in questo ambito, continueremo a mettere in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione per impedire la costruzione dell’impianto: andremo in tribunale, torneremo a manifestare e continueremo a lavorare per garantire la sicurezza della nostra Città e dei nostri concittadini”.