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Valmontone. “No alla violenza di genere” dall’I.C. “Madre Teresa di Calcutta”

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Codice rosso a Roma: ancora due episodi di violenza sulle donne

Una lezione speciale, svolta proprio in occasione della Giornata Internazionale della donna, contro gli stereotipi ed i pregiudizi per la parità di genere giunge dall’Istituto Comprensivo “Madre Teresa di Calcutta” di Valmontone.

L’iniziativa

L’iniziativa è tutto merito di “Telefono Rosa” che dopo otto anni è approdata per la prima volta in una scuola del Lazio. Una lezione che è coincisa proprio con l’8 marzo, giornata dedicata a tutte le donne del mondo, ai loro diritti, alle loro rivendicazioni dopo anni, secoli, di umiliazioni, sopraffazioni, angherie, pestaggi, uccisioni da parte del mondo maschile.

Lo spunto per la riflessione sulla parità di genere è venuto dopo la proiezione di uno spettacolo, organizzato dai bambini e dalle donne ospiti del “Centro della Ginestra”. Emblematiche le parole della Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Dott.ssa Antonietta Fusillo: «E’ fondamentale sensibilizzare i bambini e le bambine, fin dalla scuola primaria a queste problematiche, perché, ricordiamocelo, ogni uomo violento è stato un bambino, un alunno».

Durante un’intervista rilasciata al Tg3, la Presidente della Commissione Pari opportunità della Regione Lazio Eleonora Mattia, perché il progetto è nato in sinergia tra “Telefono Rosa” e la Regione, ha dichiarato che sono stati spesi in un solo anno due milioni di euro per aprire su tutto il territorio 27 Centri Antiviolenza e 14 Case Rifugio. La Regione Lazio ha altresì siglato un protocollo d’intesa con l’Ordine degli Avvocati per tutelare le donne vittime di violenza.

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«La violenza è un fattore democratico, di questo ne siamo consapevoli, è necessario quindi un piano organico affinché, fin dai primi anni di vita, alle nostre figlie e ai nostri figli sia spiegata la parità, sia insegnato loro il rispetto e che le diversità sono una ricchezza. – ha aggiunto la Consigliera delegata del Comune di Valmontone Laura Mujic – Sappiamo bene che è solo attraverso un’educazione alla non violenza e al rispetto che potremmo avere una società migliore, con cittadine e cittadini consapevoli che uomini e donne sono uguali».

Foto di repertorio