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Presidio al centro vaccinale del Comitato salviamo l’Ospedale di Anagni: i motivi. La delusione del Sindaco nei confronti di Asl e Regione Lazio

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Domani 15 marzo partiranno le vaccinazioni al Centro vaccinale di Anagni, il Comitato salviamo l’Ospedale di Anagni organizza un presidio a partire dalle ore 15.

Le motivazioni

Il Comitato salviamo l ‘Ospedale di Anagni chiede che “Le prenotazioni riprendano al più presto, da parte della Asl, senza ingiustificati ritardi. Sarà molto significativa la presenza di rappresentanti del Comitato Ospedale, del Sindaco e dei Consiglieri.

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Sappiamo della scarsità delle dosi ma sappiamo anche che da lunedì ne arriveranno per il Lazio 24.000 alle quali si aggiungeranno le 18.000 supplementari comunicate di recente”.

Fa quasi eco la rabbia del Sindaco di Anagni, Daniele Natalia, che commenta così:

La nota del sindaco Daniele Natalia: “L’attivazione del centro vaccinale di Anagni si è rivelata essere l’ennesima presa in giro della ASL e della Regione Lazio. Abbiamo chiesto con fermezza ma in modo costruttivo l’attivazione del centro vaccini, a distanza di 12 ore la Regione parla di attivazione già programmata per lunedì e, tramite il grande eco del grande segretario cittadino del PD, addirittura sono stato accusato di essermi preso meriti non miei in quanto già tutto programmato…si, programmato a “cavolo”, tanto che domani non partirà nessun vaccino per “carenza di vaccini”. Sicuramente non rivendico questa figuraccia e la lascio volentieri al segretario anagnino del PD, invitandolo anche a scusarsi con gli 80.000 utenti dell’area nord.
È per questo che domani alle 15:00 assieme agli altri sindaci dell’area nord, agli amministratori anagnini ed alle associazioni del territorio mi recherò all’Ospedale di Anagni per protestare contro questo ulteriore disservizio.
Dopo le nostre animate richieste sarebbe bastato che la Regione Lazio ci avesse garantito, programmandola con dovizia, l’apertura del centro vaccinale ed invece, per evitare “scivoloni politici”, hanno preferito anticipare i tempi – con la grancassa suonata dal segretario cittadino del PD – senza che, però, fossero disponibili effettivamente i vaccini, che non ci sono e la ASL ha dovuto bloccare immediatamente le prenotazioni.
La disorganizzazione e la supponenza della Regione Lazio e della ASL non possono passare sotto silenzio, delle prese in giro siamo stufi, e domani lo spiegheremo ai vertici della sanità locale”.

Aggiornamento:

Sulla questione vaccini ad Anagni il sindaco Daniele Natalia dichiara: “Sono stato contattato qualche minuto fa dalla dottoressa Pierpaola D’Alessandro, direttore generale della ASL di Frosinone, sulla incresciosa vicenda della sospensione delle prenotazioni al centro vaccinale di Anagni. Mi è stato detto chiaramente che la ASL non aveva programmato i vaccini per lunedì prossimo, ma previsto semplicemente il sito insieme a quello di Atina, conscia però della mancanza di vaccini da dirottare subito ad Anagni e che, pertanto, ogni prenotazione sarebbe stata respinta. Al contrario di quanto dettomi dalla dottoressa D’Alessandro però la Regione Lazio, per tramite dell’Onorevole Buschini (e con la gran cassa del segretario del PD anagnino), aveva presentato in pompa magna l’apertura del centro vaccinale di Anagni assicurandone la piena operatività a partire da domani, salvo poi costringere la ASL ad un doveroso ma, purtroppo, anche scoraggiante passo indietro. Allora delle due l’una: o ASL e Regione Lazio non dialogano o la Regione quanto meno non informa l’Azienda Sanitaria delle proprie scelte prendendo decisioni solo per cercare consenso politico senza conoscere a fondo la situazione. Se mancano i vaccini il centro vaccinale di Anagni non può essere aperto e tantomeno la sua apertura può essere annunciata. A prescindere da chi e quanti siano i colpevoli di questo ennesimo smacco al nostro territorio noi ci sentiamo comunque presi in giro e porteremo avanti azioni forti. Come ha detto la dottoressa D’Alessandro, la sanità e la salute sono cose serie, vorrei che lo capissero anche alla Regione Lazio una volta per tutte. La D’Alessandro si è risentita e me lo ha detto chiaramente quando ho parlato di “presa in giro”, sicuramente, stando così le cose, è chiaro che la presa in giro sia addebitabile solo ai referenti regionali e ci scusiamo con il direttore generale.
Nei prossimi giorni chiederemo conto alla manager dell’attuazione di tutti i bei programmi e servizi previsti per il presidio sanitario di Anagni”.