I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Colleferro hanno effettuato un sequestro di marijuana consistente in 35 chili. Sono state tratte in arresto due persone.
La piantagione di cannabis individuata dai finanzieri, nell’agro del comune di Valmontone, era abilmente occultata in un campo interamente ricoperto da mais e castagneti. Ed era composta da circa un centinaio di piante, alcune alte fino a tre metri, già tagliate e predisposte per il trasferimento in altro luogo per subire la successiva fase di essiccamento.
Nella circostanza, i militari, a seguito della scoperta di un articolato sistema idrico collegato a un tubo interrato che originava da un immobile sito a circa 100 metri di distanza, sono riusciti a rintracciare i coniugi ivi residenti. All’interno della predetta abitazione, gli investigatori si sono imbattuti in un vero e proprio opificio per la produzione e successiva vendita della marijuana coltivata. Infatti, ingenti quantitativi di stupefacente sono stati rinvenuti in locali separati, ciascuno dei quali destinato alle differenti fasi dell’illecita attività: dalle 70 piante appese al soffitto di un locale adibito ad essiccatoio, fino al rinvenimento di 5 Kg di sostanza completamente essiccata, in parte già confezionata, in altra stanza dedicata a tale ultima fase di lavorazione, il confezionamento.
Nel complesso sono state sequestrate oltre 160 piante di cannabis, in diversi stadi della loro lavorazione, oltre ai 5 chilogrammi di sostanza completamente secca, in parte già confezionata, per oltre 35 chilogrammi totali di sostanza psicotropa, nonché altri attrezzi utilizzati per l’irrigazione, un sigillatore a caldo per buste di cellophane e alcuni smartphone utilizzati dai responsabili.
I due soggetti, coniugi di 64 e 44 anni, sono stati arrestati per l’ipotesi di reato di “produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti”.
L’immissione nel mercato della droga dell’ingente quantitativo sequestrato avrebbe fruttato indebiti guadagni per circa 350.000 euro.