Agenti della Polizia di Stato della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Roma hanno eseguito un fermo del Pubblico Ministero emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nei confronti di Natale Lo Verde, di anni 49, in quanto gravemente indiziato di essere il responsabile dell’omicidio in argomento.
Nelle prime ore della mattinata di ieri 21 settembre, gli agenti della Squadra Mobile di Roma e del Reparto Volanti sono intervenuti in via delle Vigne n. 16, dove era stato trovato senza vita il corpo di Balilla Daniela, all’interno della propria abitazione, uccisa probabilmente mediante strangolamento. Infatti, la donna è stata rinvenuta in terra all’interno della cucina, con un fuseaux intorno al collo ed un asciugamano che ne copriva il volto. La scoperta di quanto accaduto è stata effettuata dai familiari, preoccupati del fatto che la stessa non rispondesse al telefono.
Dalle prime indagini effettuate si è appreso che la vittima aveva un contenzioso con una affittuaria per un arretrato di tre mensilità per cui il cognato della stessa, successivamente identificato in N.L., si era fatto tramite per la consegna della somma dovuta, mille euro circa, pagamento che sarebbe dovuto avvenire nei giorni scorsi. N.L., rintracciato e condotto presso gli uffici della Squadra Mobile, ha fornito dichiarazioni contrastanti rispetto a quanto sino a quel momento emerso in ordine ai fatti di ieri. Alla contestazione di quanto rilevato, lo stesso ha reso diverse dichiarazioni, ammettendo la propria responsabilità circa il grave episodio delittuoso, confermando il tutto in sede di interrogatorio dinnanzi all’Autorità Giudiziaria, che ne disponeva il fermo.
Durante le perquisizioni effettuate, il mazzo di chiavi di casa della vittima è stato rinvenuto e sequestrato nella tromba dell’ascensore dello stabile dell’abitazione di Natale Lo Verde.
La Procura di Roma ha chiesto la convalida del fermo e l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare. Secondo quanto si è appreso Lo Verde negli uffici della Squadra Mobile avrebbe di fatto ammesso la propria responsabilità.