L‘amministrazione comunale di Tivoli ha presentato al commissariato tiburtino della polizia di Stato una denuncia-querela (firmata dal sindaco Giuseppe Proietti), nei confronti di un gruppo di giovani che alla fine di luglio sono entrati nell’ex cartiera Amicucci-Parmegiani violando il divieto di accesso. I ragazzi hanno filmato la loro incursione pubblicandola, poi, su Youtube.
Incursione di un gruppo di giovani nell’ex cartiera Amicucci: partono le denunce
L’ex cartiera, oggi rudere industriale, e tutta l’area circostante sono debitamente e correttamente interdette all’uso e all’accesso pubblico non soltanto perché di proprietà del Comune di Tivoli, ma anche e soprattutto perché inagibili e molto pericolosi in alcuni punti, essendo stata la struttura oggetto di un crollo parziale 12 anni fa.
Gli autori della scorribanda sono entrati superando una recinzione e percorrendo un sentiero pericoloso, infine si sono arrampicati sulla scarpata che conduce alla cartiera con una sorta di corda. Una condotta che configura una violazione del diritto di proprietà del Comune e che – dopo la massiccia diffusione online del video in cui viene addirittura mostrato un ingresso secondario, anche se difficoltoso – può spingere altri a emulare il gesto, mettendo a rischio la propria incolumità. Una circostanza che dev’essere assolutamente evitata, considerato il precario stato di conservazione dell’immobile.
L’ex cartiera, inoltre, non è un rudere abbandonato a se stesso, come si vuol far passare nel video, bensì è oggetto di un importante progetto di riqualificazione per il quale da pochi giorni si è conclusa la prima fase del concorso di progettazione che vi vedrà realizzati un auditorium e un parcheggio e, dunque, sta per diventare un grande cantiere.
Nella denuncia-querela il Comune si costituisce parte civile per il risarcimento dei danni
In seguito alla diffusione del video, lunedì scorso la polizia di Stato, i vigili del fuoco e la polizia locale hanno eseguito un sopralluogo nell’ex cartiera, affiancati dal dirigente dei Lavori pubblici che ha aiutato le forze dell’ordine a individuare il luogo preciso del ritrovamento di oggetti vari e resti organici (presumibilmente ossa di animale) ripresi dagli autori dell’incursione e attualmente al vaglio della Scientifica.
I tecnici e gli operai del Comune hanno effettuato e concluso questa mattina ulteriori sopralluoghi per verificare le condizioni delle recinzioni e delle delimitazioni già opportunamente poste dal Comune per interdire l’ingresso, e per rimuovere la “corda” utilizzata dai ragazzi per arrampicarsi ed entrare nella cartiera.
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«Tra poco l’ex cartiera diventerà un grande cantiere per avviare la riqualificazione e la realizzazione di un auditorium e di un parcheggio», sottolinea l’assessora ai Lavori pubblici, Laura Di Giuseppe. «Si ribadisce che il Comune di Tivoli non può autorizzare nessuno ad accedere all’ex cartiera e all’area circostante. Chiunque vi entrerà sarà, dunque, denunciato come è avvenuto in questo caso».