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Nemi, lo sfogo di un cittadino sull’evento Borgo di Vino: “Per i residenti un week-end infernale”

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Nemi convention Il giusto sentiero

Polemiche sulla manifestazione di Nemi “Borgo di Vino”. Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di un residente della cittadina dei castelli romani.

Ecco la lettera di un cittadino di Nemi

Come voi tutti sapete si è da poco svolta nel nostro paese la manifestazione “Borgo di Vino” e, come sempre in questi eventi, il sindaco si è fatto grande della sua presunta riuscita, ma sulle spalle di chi?

Fra parcheggi al limite e assembramenti, per molti dei residenti è stato un week-end tutt’altro che divino.
La fila lunghissima di persone accalcate che andavano ad acquistare il pass per accedere all’evento (spesso senza mascherina e senza nessun rispetto per le norme sanitarie del distanziamento sociale ) occupava quasi interamente la parte sinistra della piazza all’entrata del paese, tutto questo sotto gli occhi di un gruppetto della protezione civile che chiacchierava indisturbato, non curandosi minimamente della situazione. D’altra parte, nemmeno all’interno della manifestazione stessa si è tenuto conto delle più basilari norme di sicurezza, dove assembramenti e file regnavano incontrastati, tutto ovviamente a mascherina abbassata e con i partecipanti che si concentravano assalendo i banchetti di degustazioni, in alcuni punti bisognava fare a spintoni per passare.

Un’amministrazione pessima dell’evento, dove a subirne la cattiva gestione non sono stati solamente i partecipanti. Anche questa volta il nostro amato amministratore ha deciso di essere il sindaco del turismo e non dei cittadini, sono anni che oramai questo accade: senza alcun preavviso viene chiuso il centro del paese impossibilitando sia i residenti che i commercianti a raggiungere le proprie abitazioni e i locali con non pochi disagi.

Durante la manifestazione una persona di 70 anni, cercando di tornare a casa dopo aver fatto la spesa si vede negato l’accesso da parte degli addetti della protezione civile incuranti della situazione della signora. Barcamenandosi nel traffico creatosi per l’affluenza di turisti dopo una trentina di minuti la signora torna, probabilmente avendo avuto la fortuna di trovare parcheggio , trascinandosi la spesa sulle spalle con evidente fatica, una scena che ricordava un po’ la crocifissione, tutto questo sempre sotto l’ occhio della protezione civile che non ha mosso un dito, davanti la scena pietosa e ha continuato imperterrita nel suo “presidio” dell’ entrata del paese.

Eppure, si sarebbe potuto evitare tutto ciò.

I diversi parcheggi improponibili fatti lungo la via nemorense sono stati permessi senza alcun motivo visto il parcheggio con servizio navetta gratuito. Nessun controllo è stato effettuato anche se in diverse occasioni la viabilità è stata messa a dura prova, visto che le macchine venivano parcheggiate sulla carreggiata di marcia anche in corrispondenza delle curve.

Questo avviene anche perché i pochi vigili presenti (due, che si alternano su tutto il territorio comunale) sono impegnati e oberati di lavoro mentre il comandante, figura mistica che si palesa solamente in occasioni speciali e in presenza di telecamere e giornalisti sul territorio, passeggia fiero in giacca e cravatta per le vie del borgo, pavoneggiandosi senza dare alcun supporto ai due poveri malcapitati che si affannano per risolvere tutte le problematiche di carattere urbanistico che si vengono a creare durante questi eventi e non.
Ora io non sono contrario alle manifestazioni culturali, ben vengano, ma queste vanno organizzate in maniera tale da essere una festa sia per i turisti che per i residenti, i quali quando viene bloccata la circolazione all’ interno del paese devono avere la possibilità o di poter entrare in alcune fasce orarie o di aver dei posti di parcheggio riservati per facilitare l’accesso al paese.

Mi chiedo di chi è il problema ? Della signora che ha deciso di fare la spesa e non possiede un garage o di un amministrazione che pianifica e fa, senza pensare e tener minimamente conto del bene e agli interessi dei propri concittadini ? Il sindaco non ha esitazioni a mettere i propri manifesti propagandistici per il paese ma non riesce a mettere per tempo le comunicazioni importanti della viabilità per la chiusura del centro storico per tre giorni per dar modo ai cittadini di organizzarsi? O magari, prevedere come è già stata fatto in passato dei posti per chi abita al centro storico in maniera tale che non debba fare il cammino di Santiago per tornare alla propria abitazione? È chiedere troppo che il sindaco si faccia carico degli interessi anche dei suoi concittadini ?

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Questi atti sono l’ ennesima dimostrazione della mancanza di considerazione e rispetto che questa amministrazione ha più volte dimostrato nel tempo nei confronti dei propri concittadini, come nel caso dell’ isola ecologica, per i cestini della differenziata, presenti solo nel centro storico del paese e non su tutto il territorio comunale, e che minimamente non si interessa ai problemi reali della cittadinanza, come la tutela del territorio, i trasporti e la riapertura di via Nemorense.
Spero veramente in un futuro migliore in cui il paese ritorni ad essere quella piccola isola felice di qualche anno fa dove la legalità e l’ interesse dei nemesi sia posto al centro dell’ azione amministrativa e che si ponga fine a questa situazione.