Continua incessante la lotta della Polizia di Stato per tutelare le donne vittime di violenza di genere. E’ di questi ultimi giorni l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, da parte degli agenti del commissariato Porta Pia.
La vicenda
Una relazione durata, come raccontato dalla vittima agli investigatori, sei anni tra alterne vicende che, in alcuni casi, a causa della natura violenta dell’uomo, l’hanno costretta anche a recarsi in pronto soccorso, senza però mai denunciare quanto accaduto. Atteggiamenti aggressivi e violenti, sbalzi di umore, minacce, gelosia morbosa dell’uomo che controllava spesso il suo telefono e le sue chat personali, aggressioni fisiche sfociate anche in un trauma giudicato poi guaribile dai sanitari in 10 giorni.
In due occasioni la vittima ha provato a dargli l’ultima possibilità, ben presto però il 44enne ha iniziato, nuovamente, ad assumere un comportamento vessatorio e a controllare i suoi spostamenti, con il pretesto di volersi occupare di lei.
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Un accurato castello probatorio costruito dagli agenti del commissariato Porta Pia ha portato così alla emissione da parte del Giudice delle Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del soggetto ritenuto gravemente indiziato del delitto di atti persecutori, violenza privata e lesioni personali aggravate.
Foto di repertorio