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Sciopero nazionale della Logistica: manifestazioni nei magazzini di tutta Italia per 24 ore

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Di salario e pensione non si campa. Contro la guerra ai lavoratori USB lancia una piattaforma in 4 punti: aumenti del 15%, rivalutazione, riduzioni dell'orario, nazionalizzazioni

“Sciopero nazionale della Logistica: manifestazioni nei magazzini di tutto il Paese contro l’attacco giudiziario a chi lotta per una vita migliore. Sabato 23 tutti a Piacenza!” esordisce così il Sindacato USB in una sua nota, che prosegue così: 

“Si è appena concluso lo sciopero nazionale della Logistica indetto dalle 20 di martedì 19 luglio alle 20 di mercoledì 20 luglio: tante sono le manifestazioni di solidarietà e di lotta realizzate nel nostro Paese sia dentro i magazzini che di fronte alle Prefetture delle principali città.

L’attacco della Procura di Piacenza al sindacato conflittuale ha l’intento di smantellare chi vuole organizzare il dissenso per migliorare le condizioni di vita di chi viene sfruttato in un settore, come quello della logistica, dove grazie ad un sistema di appalti e subappalti le grandi multinazionali sfruttano i lavoratori senza “sporcarsi le mani”.

Un sistema che facilita le infiltrazioni della malavita organizzata e attraverso la precarizzazione e contratti a tempo determinato anche di una sola settimana si tengono sotto ricatto lavorativo migliaia di lavoratori.

Un sistema di turni e ritmi di lavoro massacranti dove i più basilari diritti come quello alla salute sono ignorati e quando le ossa o le schiene si spezzano non si perde tempo a licenziare e a sostituire il lavoratore come fosse un pezzo di un macchinario.

Ci sono commissioni parlamentari, Ispettorati del Lavoro, analisi degli ispettori dell’INAIL che hanno messo in evidenza la drammatica situazione in questo settore e ciò che appare sconcertante è che chi combatte questo sistema criminale organizzando i lavoratori, vincendo cause risarcitorie contro le aziende, facendo emergere pezzi importanti di evasione fiscale e contributiva con enormi vantaggi anche per lo Stato, proponendo modifiche normative nel sistema degli appalti si ritrovi accusato di associazione a delinquere, violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio.

Nelle piazze e ai prefetti che hanno accolto le nostre delegazioni abbiamo raccontato che questo Paese deve trovare il modo di tutelare le persone più deboli, emarginate e sfruttate e non sostenere il sistema che queste persone opprime.

Sabato prossimo 23 luglio a Piacenza alle ore 14:00 presso i Giardini Margherita di fronte alla Stazione ferroviaria ci sarà una grande manifestazione nazionale per respingere al mittente le infamanti accuse costruite per denigrare chi con coraggio, militanza e dedizione ogni giorno organizza, sostiene e lotta con chi vuole condizioni di vita migliori e crediamo che questo sia il compito di un sindacato ed è ciò che i nostri delegati oggi agli arresti domiciliari o con obbligo di firma o con divieto di dimora hanno fatto in questi anni nella Logistica, così come altre migliaia di delegati USB ogni giorno fanno negli altri settori del Lavoro Privato, del Pubblico Impiego e del Sociale”.

USB Logistica