ILLEGALITÁ NEI CAMPI NOMADI. MILANI (SULPL): ” ROMA CAPITALE HA IL SUO GRUPPO DI INTERVENTO CHE LA DIRIGENZA STA SMOBILITANDO”.
Il comunicato stampa del SULPL
Non ci stanno i caschi bianchi della Polizia Locale di Roma Capitale, ad accettare una realtà che all’ indomani dell’ennesimo fatto di cronaca, vede i campi nomadi dipinti come terra di nessuno, dove nemmeno le forze dell’ ordine riescono più ad entrare.
In particolare non ci stanno le donne e gli uomini dell’ Unità Organizzativa Sicurezza Pubblica Emergenziale, che nata proprio per garantire la sicurezza ed il controllo sul rispetto dei patti di legalità all’ interno dei campi, viene da un po’ di tempo distolta dai compiti per i quali fu istituita, per operazioni di vetrina nelle piazze del Centro.
A parlare di tale disagio sono stati gli stessi agenti della S.PE. riuniti oggi in assemblea, come rende noto il Segretario Romano del SULPL Marco Milani che punta il dito contro “l’impiego del personale fatto negli ultimi tempi, un impiego che non ha più visto i frequenti censimenti e controlli all’interno dei campi rom e che sembra purtroppo frutto di una politica dirigenziale ben studiata, dal momento che nella proposta di riordino dei gruppi territoriali e speciali presentata dal Comandante Ugo Angeloni ai primi di Luglio, ogni competenza sui nomadi e sugli insediamenti, ufficiali, tollerati o completamente abusivi che siano, sembrerebbe essere scomparsa.”
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Lo denuncia il sindacalista, che continua: ” Se l’abdicare tali importanti funzioni, così come il tentativo di sottrarre il gruppo motociclisti alle competenze del gruppo pronto intervento traffico, sarà proficuo alla sicurezza cittadina è una questione a cui le cronache dei nostri giorni stanno già dando risposta”.
Foto di repertorio