Le Fiamme Gialle di Latina, nell’ambito del più ampio dispositivo di controllo economico del territorio
finalizzato alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti, tra i quali le violazioni in materia di contraffazione marchi, sicurezza prodotti, tutela dei diritti d’autore e del Made in Italy, hanno eseguito, sul Lungomare di Gaeta, un sequestro di circa 500 prodotti contraffatti, denunciando un senegalese.
L’intervento della Guardia di Finanza
Più precisamente, in occasione dei festeggiamenti della Madonna di Porto Salvo, i “Baschi Verdi” del Gruppo di Formia, nel corso dell’attività di pattugliamento in chiave preventiva degli stand del mercatino denominato
“Villaggio Carlo III”, sul lungomare Caboto, sono intervenuti nei confronti del trentasettenne senegalese, che
alla vista dei militari ha tentato di darsi alla fuga tra la folla. Immediatamente bloccato, anche per salvaguardare il pubblico, il soggetto è stato trovato in possesso di capi di abbigliamento recanti marchi di fabbrica contraffatti dei più noti “brand” nazionali ed esteri, come Nike, Gucci, Blauer, Adidas, Puma e altri ancora, in parte, esposti nell’improvvisata “bancarella” e, in parte, custoditi nell’autovettura parcheggiata poco distante, subito individuata dai Finanzieri, che fungeva da “magazzino” per rimpiazzare i prodotti venduti.
L’attività si concludeva, quindi, con il sequestro di tutto il materiale contraffatto, per lo più calzature di vario
tipo, riproducenti i modelli più costosi e ricercati sul mercato, dell’autovettura e di denaro contante per circa
1.300 euro, ritenuti, presumibilemtete, provento dell’illecito commercio, nonché la denuncia del senegalese per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, contraffazione e ricettazione.
L’intervento delle Fiamme Gialle pontine s’inquadra nell’ambito dei compiti istituzionali attribuiti alla Guardia
di Finanza quale polizia economico-finanziaria e testimonia l’impegno nel contrasto al c.d. “mercato del falso”, andando ad incrementare le operazioni esguite nello specifico comparto negli ultimi mesi, e portando a oltre 115mila i prodotti sequestrati in violazione delle varie normative di settore.
Il fenomeno della contraffazione può essere considerato un devastante “moltiplicatore d’illegalità”, a causa della sua capacità di alimentare molteplici circuiti illeciti: dal lavoro nero e irregolare al riciclaggio, dall’evasione fiscale e contributiva all’immigrazione irregolare, dal commercio abusivo alle infiltrazioni della criminalità.
LEGGI ANCHE – Gaeta, nega ai clienti l’accesso gratuito alla spiaggia libera: multato un titolare
Contrastare efficacemente la contraffazione vuol dire anche salvaguardare il tessuto produttivo particolarmente esposto ai molteplici effetti dannosi del fenomeno: nel breve periodo, infatti, si riducono le vendite, diminuiscono i guadagni e si contraggono i livelli di occupazione; nel lungo termine, il rischio per le imprese è la perdita di potere del marchio, causata dalla concorrenza sleale, con dannose conseguenze sull’assetto produttivo e occupazionale.
La diffusione del presente comunicato è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, ai sensi del D.Lgs. 188/2021, nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza.
Foto di repertorio