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Quale errore non si deve commettere con l’olio di oliva

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Quale errore non si deve commettere con l’olio di oliva

L’olio di oliva è un ingrediente prezioso per la nostra dieta, ma è anche un prodotto che necessita di molteplici attenzioni. Ecco perché stupisce scoprire che tanti di noi compiono uno sbaglio che non si dovrebbe mai commettere e che è entrato a far parte delle nostre azioni quotidiane. Ci riferiamo alla tendenza a impiegare l’olio di oliva per i soffritti e per le fritture, dal momento che il suo punto fumo, dannoso per la salute umana, è a 180 gradi. I gesti sbagliati di cui ci rendiamo protagonisti nell’uso dell’olio di oliva extra vergine non sono pochi: ce n’è un altro a cui è bene prestare attenzione, soprattutto se si sceglie un prodotto di qualità come quello del marchio Laudemio, che merita cure particolari.

Le caratteristiche dell’olio extra vergine

L’olio di oliva extra vergine è un prodotto decisamente più delicato di quel che si possa pensare, e per questo motivo richiede delle attenzioni specifiche sia per la sua conservazione che per il suo utilizzo. Uno sbaglio che viene compiuto di frequente è quello che consiste nel lasciare l’olio molto vicino a una fonte di calore. C’è chi, per esempio, tiene la bottiglia di olio in una credenza situata accanto al forno o nei pressi di un’altra fonte di calore. Ebbene, si tratta di uno sbaglio relativo alla conservazione dell’olio che non deve essere commesso. Infatti, quando l’olio viene lasciato nei pressi di una fonte di calore si può alterare, con l’avvio di processi chimici che potrebbero danneggiarlo.

Gli altri errori collegati all’uso dell’olio

Nel novero degli sbagli che possono essere compiuti quando si conserva l’olio c’è anche un particolare a cui non sempre viene riservata la necessaria attenzione. L’olio, infatti, è un prodotto che deve essere conservato non solo a debita distanza dalle fonti di calore, ma anche lontano dalla luce. Il consiglio, dunque, è di riporlo in una credenza con uno sportello che non abbia ante trasparenti. È molto importante prevenire gli sbalzi termici: tale accorgimento, ovviamente, vale anche per le fasi che precedono la vendita, con riferimento in particolare al momento del trasporto. Nel caso in cui l’olio sia esposto a sbalzi termici, le sue proprietà vengono alterate e tante sue caratteristiche benefiche svaniscono. Insomma, le abitudini legate all’olio sono tante, ma alcune di queste dovrebbero essere riviste perché risultano sbagliate.

La conservazione dell’olio

La temperatura ideale per conservare l’olio di oliva è quella che sta nel range compreso fra i 12 e i 18 gradi. Ecco spiegato il motivo per il quale il prodotto dovrebbe essere tenuto a debita distanza da ogni potenziale fonte di calore che si trova in cucina. I recipienti dovrebbero essere protetti anche da temperature troppo basse, e per questo motivo non andrebbero messi in armadi da esterno. L’integrità dell’olio è messa a repentaglio non solo dalla luce e dal calore, ma anche dall’ossigeno. Il prodotto, inoltre, dovrebbe essere consumato entro il tempo minimo di conservazione che viene segnalato dal produttore, perché è in questo arco di tempo che l’olio riesce a conservare le proprie caratteristiche organolettiche, fisiche e chimiche come indicate in etichetta. Il più importante motivo per il quale le proprietà nutritive e le qualità dell’olio di oliva si deteriorano è rappresentato dai processi di invecchiamento. Ecco perché alla durata del prodotto si deve prestare una particolare attenzione.

I segreti per consumare un olio sempre perfetto

Con il passare del tempo gli oli di oliva di qualità più elevata rischiano di perdere le proprie particolarità a causa di una conservazione non adeguata. Come si è visto, però, per fortuna sono pochi e semplici gli accorgimenti che possono essere messi in atto per conservare il prodotto in modo appropriato. Ma bisogna ricordarsi di tradurli in pratica, perché in caso contrario ci si priva della possibilità di apprezzare in toto i vantaggi offerti da un olio di pregio.

Laudemio Frescobaldi

Il Laudemio Frescobaldi attualmente costituisce la più preziosa espressione della qualità dell’olio di oliva extra vergine che arriva dagli uliveti Frescobaldi. In passato, e in particolare nel periodo medievale, il nome Laudemio era quello che veniva utilizzato per definire la quota di raccolto che era destinata al proprietario delle terre.