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Roma Tre, il team universitario nelle zone terremotate per le verifiche delle scuole

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Gli esperti dell’Università degli Studi Roma Tre sono all’opera in questi giorni per verificare l’agibilità delle scuole delle zone terremotate delle Marche, fuori dalle zone epicentrali.

«Siamo appena tornati da San Severino Marche e puntiamo ad accertare l’agibilità del maggior numero di edifici scolastici per consentire ai ragazzi di riprendere l’attività e, con essa, un minimo di normalità», spiega Camillo Nuti, ordinario di Tecnica delle costruzioni, che guida il team di docenti specialisti di strutture, restauro e geologia delle Università di Lazio (Roma Tre, La Sapienza, Tor Vergata, Viterbo, Cassino ed Unicusano), Abruzzo (L’Aquila e G. D’Annunzio), Marche (Politecnica di Ancona e Camerino) e Umbria (Perugia), con otre 100 docenti e ricercatori coinvolti.

Il coordinamento si occupa, più in generale, di attività legate all’agibilità degli edifici, delle strutture e delle infrastrutture. Di concerto con la Protezione civile, le squadre verificano la stabilità di edifici pubblici e in particolare delle scuole, valutandone la sicurezza e la conservazione.

I docenti, ricercatori assegnisti, e dottorandi dei Dipartimenti di Architettura, Ingegneria e Geologia di Roma Tre coinvolti nelle operazioni sono oltre 40.

«Intendiamo dare il nostro contributo tecnico scientifico ed umano, come abbiamo fatto in tutti gli ultimi eventi sismici, e per quanto mi riguarda a partire dal sisma della Campania del 1980; tutti noi abbiamo esperienza vissuta sul campo», spiega il professor Camillo Nuti. «Per poter meglio contribuire nelle operazioni post-sisma, d’accordo con i colleghi degli atenei del Centro Italia abbiamo da subito utilizzato il nostro coordinamento.

Su richiesta della Rete dei laboratori universitari di Ingegneria sismica (Reluis), che coordina i rapporti tra Protezione Civile ed Università, dal terremoto del 24 agosto a oggiabbiamo effettuato visite di agibilità in oltre 100 edifici scolastici e 50 chiese.

Questo nostro impegno, dopo il disastroso evento sismico del 30 ottobre, è diventato ancor più pressante. In parallelo, le università stanno lavorando al tema della ricostruzione in maniera multidisciplinare per formulare al Governo e alle Amministrazioni territoriali proposte innovative non solo dal punto di vista strettamente tecnico, ma anche sociale, giuridico ed economico».

Il gruppo interuniversitario che elabora le proposte di ricostruzione è coordinato da: Andrea Dall’Asta di Camerino, Samuele Biondi di Pescara, Carlo Cellammare della Sapienza e Camillo Nuti di Roma Tre.